Coronavirus, governo lavora alla fase 2: turni e code per ogni attività
di Redazione | 08 Aprile 2020 @ 10:16 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Prime riaperture già la prossima settimana, poi via via gradualmente la ripresa, lenta e con molte prescrizioni. Funzionerà così la fase 2 dell’emergenza Coronavirus, che potrà iniziare dal 4 maggio. Con turni per lavorare e turni per entrare nei negozi. Distanza di sicurezza e dispositivi di protezione obbligatori per chi ha contatti con il pubblico.
Esclusa, almeno per il momento, la riapertura di asili, scuole e università.
“La tutela della salute resta al primo posto, però i motori del Paese non possono restare spenti troppo a lungo”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la riunione con il comitato tecnico scientifico.
Il premier, ha svelato il Corriere, è preoccupato “per la tenuta psicologica dei cittadini, per l’ordine pubblico e per l’impatto delle chiusure sull’economia”. Sa bene che “la curva dell’epidemia si è stabilizzata, dunque entriamo nella fase della massima attenzione, che ci impone a mantenere prudenza e rigore”.
Nei prossimi giorni è previsto un nuovo discorso ai cittadini nel quale Conte annuncerà il nuovo decreto con l’ulteriore proroga dei divieti di spostamento fornendo però una speranza con il via libera alla riapertura di alcune aziende la prossima settimana.
Per far tornare in attività imprese, aziende e studi professionali le misure di sicurezza dovranno prevedere il minimo dell’affluenza negli uffici. Ecco perché bisognerà privilegiare lo smart working, mentre per chi va in sede si dovranno prevedere turni alternati divisi per orario o per fasce giornaliere.
Il metro di distanza dovrà essere sempre garantito, dunque lo spazio tra le postazioni dovrà essere più ampio. La stessa regola si applicherà ai negozi e a tutti gli altri settori che prevedono la presenza dei clienti. Vuol dire che per fare acquisti sarà necessario mettersi in coda — come adesso davanti a supermercati e farmacie — ma soprattutto entrare scaglionati.
Sarà introdotto l’obbligo per i lavoratori che hanno contatti con il pubblico di indossare guanti e mascherine.
Le prime attività a rientrare in funzione saranno quelle a basso rischio.
Si lavora, intanto, al tracciamento dei cittadini attraverso strumenti informatici. Gli esperti della task force stanno analizzando i dati anonimi e aggregati messi a disposizione dalle piattaforme Web e rimangono in contatto con l’iniziativa Pan-European Privacy Preserving Proximity Tracing di 130 scienziati da 8 Paesi comunitari per verificare la possibilità di partecipare a una soluzione unica per tutta l’Ue al posto di singole applicazioni per ogni Stato.