Coronavirus e alimentazione: il nutrizionista, “Attenzione alla fame nervosa”

di Mariangela Speranza | 25 Aprile 2020 @ 07:30 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Con il Coronavirus tutti a casa. Chiuse piscine, palestre e fitness club per contenere il rischio di contagio, con il problema della sedentarietà e tutto quello che comporta. E se da un lato, moltissime persone hanno deciso di rilassarsi e riscoprire i sapori della buona cucina, c’è anche chi sta approfittando dell’isolamento forzato per rimettersi in forma, evitando che la quarantena possa trasformarsi in una trappola alimentare, da cui sarà molto difficile uscire anche dopo l’emergenza.

E da ormai più di un mese che hanno anche iniziato a moltiplicarsi le iniziative finalizzate al mantenimento del benessere e della forma fisica all’interno delle mura domestiche, con l’home fitness che sta crescendo a vista d’occhio, e con lo stesso Ordine nazionale dei Biologi che ha dato ai nutrizionisti la possibilità di effettuare, in base alle regole dello smart working, consulenze online per rimanere in contatto con i pazienti e continuare quindi seguirli nel loro percorso alimentare.

Perché la quarantena e la sedentarietà del lavoro effettuato esclusivamente in casa rendono concreto il rischio di ingrassare, con conseguenze gravi anche e soprattutto per la salute. Il problema maggiore, secondo, il biologo nutrizionista aquilano Federico Iannucci, sarebbe soprattutto quello della fame nervosa, perché “complici la noia, la solitudine ma anche l’ansia da notizie, la paura e l’incertezza tipiche di questo delicato momento storico, siamo spesso indotti a cedere con estrema facilità alla gola”.

“Il continuo stress e l’isolamento – spiega a L’Aquila Blog – inevitabilmente portano l’organismo a desiderare più cibo del necessario, instaurando così un circolo vizioso per cui gli alimenti non vengono più assunti per necessità, ma vengono piuttosto utilizzati come un mezzo antistress nei momenti di down psicologico. Quello che cerco però di far capire ai miei pazienti è che si può comunque continuare a mangiare bene anche in questo periodo e che, nonostante siano cambiate le modalità, l’approccio di noi nutrizionisti ai loro problemi è sempre lo stesso, quindi possono tranquillamente rivolgersi a noi per tutti consigli e per le consulenze del caso”.

Se le visite online hanno infatti modificato il modo di lavorare di molti professionisti del mondo della nutrizione, visto che, per forza di cose, l’approccio con il paziente non è più diretto e quindi non è possibile avvalersi delle metodiche di analisi normalmente utilizzate fino a qualche mese fa, la nuova tecnologia permette comunque alle persone di rimanere in contatto, quindi tutti coloro che in questo periodo decidono di rimettersi in forma, possono tranquillamente essere seguiti anche a distanza.

“Fortunatamente il mondo di internet aiuta offrendoci l’opportunità di poter usufruire di diverse piattaforme sia per le videochiamate che per i messaggi – aggiunge lo stesso Federico Iannucci – ed ecco perché, almeno da parte mia, l’approccio alla consulenza non è minimamente cambiato. Anzi, sento di riuscire a sostenere meglio i desideri e il percorso nutrizionale di chi mi chiede un aiuto e ho addirittura continuato a mantenere i contatti con tutti i miei vecchi pazienti: periodicamente li sento per sapere come stanno e come si stanno organizzando e in caso di difficoltà cerchiamo anche di migliorare, insieme, il piano alimentare e tutto ciò che ne può derivare”.

E lo stesso accadrebbe con chi decidesse di iniziare un percorso alimentare durante la quarantena.

“Dall’inizio del lockdown, ho iniziato a lavorare basandomi principalmente sul target di chi mi trovo davanti – dice ancora -, utilizzando e consigliando i metodi migliori attraverso cui riuscire a comprendere in prima persona l’andamento del proprio percorso nel tempo. Ovviamente continuo a seguire tutti anche a distanza e, con i clienti fissi, come con chiunque dovesse rivolgersi a me per chiedermi consigli, sono sempre a disposizione sui social per tutte le domande e i dubbi in tema di alimentazione”.


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