Coronavirus: D’Angelo, “Promuovere montagna aquilana come ambiente ideale per il turismo post pandemia”
di Redazione | 22 Aprile 2020 @ 15:43 | ATTUALITA'
L’AQUILA – “Dopo il coronavirus la fruizione turistica andrà completamente ripensata, e il territorio aquilano ha tutte le carte in regola per trasformare questa crisi in un’opportunità di rilancio”.
Lo dichiara Daniele D’Angelo, consigliere comunale dell’Aquila con delega alla montagna.
“Il turismo montano e la conformazione del territorio – spiega – sono predisposti per un distanziamento sociale naturale che non necessita di misure forzate anti-assembramento. E la stessa tipologia di strutture dislocate lungo i nostri percorsi, in maggior parte di piccole dimensioni, consente con uno sforzo non eccessivo e un po’ di fantasia di adeguarsi alle nuove forme di interazione sociale senza snaturare la propria vocazione. Ma bisogna lavorare e farsi trovare pronti. C’è poi il tema fondamentale della salubrità, sia in termini contingenti per essere fin qui riusciti a evitare la formazione di focolai, sia soprattutto in termini strutturali: la nostra montagna offre importanti aree boschive per l’ossigenazione e prodotti tipici di elevati standard qualitativi e comprovata genuinità di cui stiamo lavorando per ottenere il riconoscimento ufficiale. Insomma, mentre altri territori dovranno faticare per reinventarsi da zero, noi dovremmo concentrare i nostri sforzi per promuovere con una poderosa campagna comunicativa ciò che abbiamo e attirare fasce di mercato turistico fin qui rivolte ad altre mete o ad altre tipologie di vacanze oggi difficilmente fruibili”.
“L’esigenza di ripensare e soprattutto valorizzare le nostre risorse territoriali – aggiunge il consigliere aquilano – si sposa peraltro, in un’ottica di più ampio respiro, con un progetto che coltivo da tempo e che intendo portare avanti: la strutturazione di un cammino che riunisca i percorsi montani aquilani recuperando strutture esistenti oggi dismesse che potrebbero rappresentare un’opportunità di lavoro per tante persone di buona volontà, garanzia di sicurezza e di ristoro per escursionisti e pellegrini, strumento di valorizzazione per la nostra terra e i suoi prodotti tradizionali”.
“La grave crisi che stiamo attraversando – conclude D’Angelo – può rappresentare uno stimolo ulteriore perché tutto questo diventi realtà”.