Coronavirus, Biondi: “Evitare caccia alle streghe sui contagiati aquilani”
di Redazione | 17 Marzo 2020 @ 13:01 | ATTUALITA'
L’AQUILA – “Le istituzioni pubbliche devono attenersi a registrare la situazione e a monitorarla, facendo rispettare la prescrizione di restare in casa, ma occorre evitare la caccia alle streghe e all’untore, esistono tanti tipi di positività, ci può essere chi è rientrato da una zona a rischio e si è messo in isolamento volontario, ci può essere chi è ricoverato all’Aquila ma non è aquilano, ci può essere chi ha avuto pochi contatti stretti ed è risultato positivo. Supporterò le forze sanitarie rispetto a quello che chiedono e di cui hanno bisogno per lo sforzo straordinario che stanno facendo”.
Così il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, durante la consueta conferenza stampa virtuale su Facebook, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare il primo caso (di cui si ha notizia) di contagiato al Coronavirus autoctono, il 33enne risultato positivo che era già in isolamento a casa da alcuni giorni per aver avuto dei contatti con persone residenti nelle regioni più colpite.
Il giovane sarebbe in buone condizioni, tuttavia non si sa se è ricoverato al reparto di malattie infettive o sta continuando l’isolamento nella sua abitazione.
Il sindaco ha poi ricordato che “da oggi è attivo un nuovo modulo in cui si autocertificano una serie di cose che rendono ancor più stringenti le possibilità per cui si può uscire di casa. Si rischiano una denuncia penale a un’autorità, un’ammenda e un arresto, non si tratta di uno scherzo o di una semplice contravvenzione”.
Biondi ha parlato anche di cantieri della ricostruzione post-terremoto e rivolgendosi alle imprese ha invitato a “trasmettere tutta la documentazione necessaria alla liquidazione dei contributi solo attraverso posta certificata e in questo modo limitiamo l’attività di front office”.
Allo stesso tempo, ha fatto osservare il sindaco, “miglioriamo l’attività di back office agevolando il personale, stiamo mettendo quanti più dipendenti possibili in smart working. Sono naturalmente in servizio tutti coloro che assolvono a funzioni essenziali e non possono lavorare da casa”. (m.sig.)