di Federico Valeriani* – Non si può ricordare il Circuito di Pescara se, anzitutto, non si fa la conoscenza di un personaggio: Giacomo Acerbo, ministro, professore universitario, promotore della famosa Coppa Acerbo, cioè del Gran Premio di Pescara.
Giacomo Acerbo aveva la passione delle corse, e soprattutto della sua, quella di Pescara, che organizzava con cura, usufruendo anche dell’autorità che gli veniva dalla carica.
Acerbo non cessò mai di collaborare con costruttori e concorrenti.
Il circuito stradale di Pescara fu uno tra i primi esempi di perfetta organizzazione. Con i dislivelli, le curve numerose e veloci, per arrivare alle zete di Spoltore, ha rappresentato un banco-prova ideale per la sorgente industria automobilistica italiana. E voglio aggiungere che l’arenile di Pescara, il calore dell’ospitalità abruzzese e l’applauso generoso restano nella mia memoria un ricordo inestinguibile.
Cordialmente, Enzo Ferrari*
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La Coppa Acerbo è tra i più antichi e prestigiosi circuiti automobilistici del mondo, istituita in onore dell’eroe abruzzese Tito Acerbo e svoltasi a Pescara dal 1924 al 1961. Le basi della Coppa Acerbo risalgono al 1923, quando a Castellammare Adriatico arrivarono da Roma le automobili che vi avrebbero partecipato per una gara di regolarità nel contesto della “Settimana Abruzzese”; furono infatti proprio queste le prove generali su un circuito che sarebbe poi passato alla storia. Un tracciato di circa 25 Km creato dal nulla, quasi dall’oggi al domani; Giacomo Acerbo, su suggerimento del Conte De Sterlich Aliprandi, ideò così la gara sportiva intitolandola al fratello Tito, eroe della prima guerra mondiale. Il Circuito di Pescara è ancor oggi il tracciato più lungo dove si sia mai disputata una gara di Formula 1.
Il 1° vincitore, nel 1924, su Alfa Romeo fu Enzo Ferrari, che ricorderà sempre questa gara come quella che lo ha lanciato sulla strada dei motori; da allora altre entusiasmanti edizioni e l’attenzione del mondo intero per una corsa che, con vent’anni di anticipo rispetto alla Formula 1, aveva scatenato la passione di milioni di persone e raccontato le gesta di straordinari eroi delle quattro ruote come Varzi, Nuvolari, Campari, Rosemayer, Fangio e tanti altri.

Dal 1927 ebbe inizio la fase di maggior fulgore della Coppa Acerbo: adesione di industria, partecipazione di piloti, bontà organizzativa, migliorie al tracciato fecero della ormai tradizionale corsa di Ferragosto una delle poche che nel mondo andassero per la maggiore, una di quelle più indicate e più attese per i confronti tra le forze nazionali e straniere.
Nel 1932 finalmente il “Nivola” della leggenda, l’asso audacissimo che maggiormente avvinceva il pubblico, coronò il sogno di vedersi includere nel libro d’oro della competizione che diceva di prediligere. La meritatissima affermazione del “mantovano volante” fu più significativa in quanto proprio quell’anno l’industria straniera, in specie Mercedes e Bugatti, calò in forze a Pescara. Il lotto di piloti fu nutritissimo e comprendeva oltre a Nuvolari. Caracciola, Von Brautichsch, Fagioli, Chiron, Taruffi, Broschek, Howe, Borzacchini, Brivio ecc. Ne sortì una gara elettrizzante che per ore e ore trattenne in piedi la strabocchevole folla. Caracciola fuggì in partenza tallonato da Nuvolari. Quando questi attaccò a fondo sembrava letteralmente scatenato e conquistò insieme al successo i nuovi record, di cui quello sul giro ha resistito un quarto di secolo. Indietro anche Fagioli dava spettacolo, completando il trionfo dell’industria italiana.
L’ultima edizione si corse nel 1961 ed ironia della sorte a vincerla fu una Ferrari, guidata dalla coppia Lorenzo Bandini e Giorgio Scarlatti.

Il circuito iniziava nel centro della parte nord della città all’altezza dell’attuale piazza Duca degli Abruzzi sulla via Nazionale Adriatica in direzione sud per poi girare all’interno e percorrere il rettilineo dell’attuale via del Circuito fino alle campagne circostanti ed ai paesi di Villa Raspa e Spoltore per raggiungere quello di Cappelle. Di qui le automobili prendevano la direzione del mare e quindi intraprendevano ad altissima velocità il c.d. chilometro lanciato – dove, nel 1950, Juan Manuel Fangio ha raggiunto la incredibile velocità di circa 311,314 km/h – fino ad arrivare a Montesilvano dove poi il circuito svoltava verso sud, sull’attuale via Nazionale Adriatica, dove veniva completato il giro.
Il tracciato presentava grandi difficoltà soprattutto per le precarie condizioni di sicurezza nelle quali veniva svolta la manifestazione anche perché sul percorso si accalcavano folle immense, fino a 200.000 spettatori. Infatti, nel 1934, la giovane promessa Guy Moll vi perse la vita in un tragico incidente.
Albo d’oro
1924 Enzo Ferrari Alfa Romeo
1925 Guido Ginaldi Alfa Romeo
1926 Luigi Spinozzi Bugatti
1927 Giuseppe Campari Alfa Romeo
1928 Giuseppe Campari Alfa Romeo
1930 Achille Varzi Maserati
1931 Giuseppe Campari Alfa Romeo
1932 Tazio Nuvolari Alfa Romeo
1933 Luigi Fagioli Alfa Romeo
1934 Luigi Fagioli Mercedes-Benz
1935 Achille Varzi Auto Union
1936 Bernd Rosemeyer Auto Union
1937 Bernd Rosemeyer Auto Union
1938 Rudolf Caracciola Mercedes-Benz
1939 Clemente Biondetti Alfa Romeo
1947 Vincenzo Auricchio Fiat Stanguellini
1948 Alberto Ascari Maserati
1949 Franco Roll Alfa Romeo
1950 J. Manuel Fangio Alfa Romeo
1951 Froilan Gonzales Ferrari
1952 Giovanni Bracco – Paolo Marzotto Ferrari
1953 Mike Hawthorn – Umberto Maglioli Ferrari
1954 Luigi Musso Maserati
1956 Robert Manzon Gordini
1957 Stirling Moss Vanwall
1960 Denis Hulme Cooper BMC
1961 Lorenzo Bandini – Giorgio Scarlatti Ferrari
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*Federico Valeriani nasce a Capestrano nel 1949 e trascorre lì i primi anni della sua vita. Nel 1969 collabora con lo Studio Luce di Pescara. Dal 1973 al 1990 collabora con la Pubblicitas e con la Sipra (Gruppo Rai) per la produzione di immagini pubblicitarie cinematografiche (diapositive e filmati) e radio-televisive (jngle e filmati). Nel 1973 avvia il suo studio pubblicitario “IMAGO – visualizzazione e comunicazione” operando in tutto l’Abruzzo. Dal 1973 al 1975 organizza a Ortona l’evento di due “Gran Premi Mondiali Motonautici d’Italia” con l’inserimento di campionati mondiali; negli anni successivi ha curato l’immagine per molti altri eventi come la Cronoscalata Svolte di Popoli, i Campionati Nazionali Assoluti di Fioretto e Sciabola, il campionato mondiale di pugilato pesi medi-junior Rocki-Mattioli – José Duran, il Rally Estate a Roccaraso, il 4° Rally Spiga, Pescara Motori – Trofeo Rosa d’Oro, il 1° Trofeo G. D’Annunzio di canottaggio, 12° Trofeo A. Vetta Calcio Internazionale Giovanile, 1° Festival della Ciliegia d’oro, e altri. Nel 1977 dedica il suo primo libro al suo paese d’origine “Capestrano dentro e fuori le mura”. Nel 1986 fonda l’A.S.C.A. (Associazione Storico Culturale Automobilistica) con cui rievoca la storica “Coppa Acerbo ®”, per cinque anni consecutivi (1986 /1987 / 1988 / 1989 / 1990) riscuotendo grande successo. Dopo la scomparsa di Enzo Ferrari nel 1988, Valeriani ebbe l’idea di dedicare al Drake di Maranello una via o una piazza pescarese, Pescara fu la prima città al mondo ad avere una via dedicata a Ferrari, Nel 1992 Valeriani cura la mostra storico-culturale “L’Automobile è femminile” e l’anno successivo ne pubblica il libro. Nel 1994 organizza una mostra sulla pubblicità “La Réclame – Alla Ricerca del Tempo Passato – da G. D’Annunzio Pubblicitario a Carosello”. Nel 1995 pubblica “Rapsodia e Memorie d’Abruzzo” lanciandolo insieme alla mostra. Nel 1996 ritorna in mostra a gran richiesta la “Coppa Acerbo ® – Circuito di Pescara – storia di una corsa e di una città” L’ultima mostra sulla “Coppa Acerbo ® – Gran Premio di Pescara” si svolge nel 2004, al Museo Vittoria Colonna di Pescara. A Natale 2006, sempre al Museo Vittoria Colonna di Pescara, propone e realizza una mostra dedicata al volo intitolata “Velivolo – più alto, più oltre… nel cielo” con l’esposizione in anteprima nazionale di un simulatore di volo a disposizione dei visitatori. Nel 2007 Valeriani pubblica il suo ultimo libro, un progetto durato più di vent’anni, che finalmente viene alla luce: “Coppa Acerbo® – Circuito Internazionale degli Abruzzi”. A fine 2009 torna a Pescara con “La Réclame – da G. D’Annunzio Pubblicitario a Carosello” ed è la sua ultima mostra. Per il Centenario di Aviazione a Pescara, con la partecipazione delle Frecce Tricolori, era in programma a Luglio 2010, in collaborazione con gli enti pescaresi, una mostra “Vivere Pescara in Volo”. Il 7 marzo 2010 Federico Valeriani si spegne nel sonno.
Fonte: Terza Pagina de IlCapoluogo.it