Coordinamento lavoratori spettacolo extra Fus: da Regione nessuna risposta

di Redazione | 09 Giugno 2020 @ 11:49 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Il Coordinamento dei lavoratori abruzzesi dello spettacolo extra Fus rende noto che in seguito all’incontro avvenuto venerdì 8 maggio a Pescara tra i delegati del coordinamento e l‘assessore alle Attività Produttive, Turismo, Beni e Attività culturali e spettacolo della Regione Abruzzo Mauro Febbo, nel quale l’assessore aveva mostrato grande disponibilità a tal punto da chiedere, agli artisti, delle proposte tecniche da valutare, ad oggi non hanno ancora ricevuto nessuna risposta diretta dalla Regione.

“Ignorate le proposte elaborate e presentate dal Coordinamento su richiesta dell’assessore – si legge in una nota – . Proposte mirate al supporto emergenziale per tutte le figure professionali, sia quelle organizzate in compagnie, cooperative, associazioni et cetera, sia per le persone fisiche, nel rispetto di parametri contributivi e sulla scorta di documentazione comprovante l’effettivo status di “lavoratori dello spettacolo”.

“Per tutta risposta la Regione pubblica, invece, all’interno del provvedimento regionale Cura Abruzzo 2, un ristoro economico dando priorità alle strutture già tutelate dal Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo). Una scelta che penalizza fortemente il settore del teatro indipendente abruzzese già provato dallo stato di emergenza di questi ultimi mesi che vede, censite all’ interno del Coordinamento, 47 realtà regionali con cifre che parlano di oltre 254.000 euro di perdite (che equivalgono ad un numero ancora più alto, considerando le realtà non censite) e danni incalcolabili sull’indotto”.

“I criteri con i quali sarà conferito questo sostegno all’emergenza previsto nel Cura Abruzzo 2 non sono ancora resi noti – prosegue la nota – . Vista la crisi senza precedenti che l’intero settore teatrale sta attraversando e considerato lo stato di profonda emergenza, il Coordinamento dei Lavoratori Abruzzesi dello Spettacolo Extra-Fus chiede urgentemente un dialogo diretto con la Regione attraverso un incontro in presenza che abbia come interlocutori l’assessore Mauro Febbo e il dirigente Giancarlo Zappacosta al fine di riconoscere il Coordinamento come interlocutore principale delle tante realtà e dei lavoratori che si sono uniti e di un auspicabile coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il loro lavoro e quindi la sopravvivenza del settore teatrale regionale dello spettacolo dal vivo, delle attività di formazione, produzione e di teatro nel sociale”.

“Ci auguriamo che il nostro appello non resti inascoltato e confidiamo, ancora una volta, nella disponibilità mostrata in prima istanza dall’assessore per trovare soluzioni giuste ed efficaci che rispettino i criteri di professionalità, che riconoscano dignità a tutta quell’enorme mole di lavoro indipendente che nutre il tessuto culturale della nostra Regione, senza il quale sarebbe certamente più povera non soltanto a livello culturale ma, inevitabilmente, anche a livello economico”, conclude la nota.


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