Conte: “Rafforzeremo la maggioranza”. In serata incontro al Quirinale
di Redazione | 20 Gennaio 2021 @ 19:07 | ATTUALITA'Il giorno dopo aver incassato la fiducia anche dal Senato, il premier Conte riunisce le forze di governo a Palazzo Chigi per fare il punto e, alla fine del vertice, si spiega in una nota unitaria che è emersa la volontà di andare avanti con il rafforzamento della maggioranza. “Avanti con il percorso di rafforzamento della maggioranza e di scrittura del nuovo patto di legislatura”, avrebbero concordato i capi delegazione e i leader dei partiti di governo, nel vertice in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte che ora sta salendo al Quirinale.
Intanto anche il centrodestra si è riunito e ha annunciato l’intenzione di appellarsi al Colle. “Il Paese non può restare ostaggio di un governo incapace, arrogante e raccogliticcio.
Si tratta di una minoranza di governo che continua la sfacciata e scandalosa compravendita di parlamentari e che non si fa scrupoli a imbarcare chi, eletto col centrodestra, ha tradito l’impegno preso con gli elettori. Il centrodestra intende rappresentare al Presidente della Repubblica il proprio punto di vista sulla situazione che è ormai insostenibile”, si legge in una nota congiunta del centrodestra al termine del vertice. Nella quale si aggiunge: “Nonostante le forzature del governo e le continue scorrettezze, nonostante una pretesa autosufficienza che non esiste, il centrodestra non intende privare le famiglie e le aziende italiane degli aiuti necessari in un momento così drammatico: per questa ragione, come annunciato, voterà compatto lo scostamento di bilancio“.
Il premier Giuseppe Conte andrà al Quirinale in serata .
“Con il voto di ieri al Senato è stato evitato il salto nel buio di una crisi, ma ora è il momento di voltare pagina, rafforzare la forza parlamentare del governo”, dice il segretario dem Nicola Zingaretti che indica i due fronti su cui agire: i problemi degli italiani e una prospettiva politica del governo. “L’esito dei voti di fiducia alla Camera e al Senato dimostra che non c’era nessun altra ipotesi di governo che potesse prendere più voti nel passaggio parlamentare”, prosegue il segretario del Pd.