Consiglio comunale Scoppito, assenti i consiglieri di minoranza

di Redazione | 04 Gennaio 2021 @ 11:37 | POLITICA
a Scoppito 25 i positivi
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SCOPPITO – “Il 31 Dicembre si è tenuto  un Consiglio comunale  per discutere alcuni importanti punti all’ordine del giorno tra cui la ratifica della variazione di bilancio per i  buoni spesa per l’emergenza COVID, e l’approvazione della razionalizzazione delle partecipazioni nelle società pubbliche.  Abbiamo voluto tenere il consiglio in presenza utilizzando   la Sala Talenti presso Pegaso  che garantisce la sicurezza e il rispetto della normativa sul distanziamento.  Un Consiglio  che su alcuni punti, ci ha  visto su posizioni diverse rispetto  ai due consiglieri di minoranza  presenti. C’è stato  un confronto anche aspro, ma comunque svolto in una corretta  dialettica politica nel tentativo di trovare soluzioni ai problemi indicati. Erano invece assenti gli altri  tre consiglieri di minoranza  che hanno motivato la decisione con la mancanza delle condizioni di sicurezza rispetto al Covid”.

Così il gruppo di maggioranza Insieme per Scoppito che aggiunge: “Non stiamo  qui a interpretare la circolare del Ministero dell’interno del 27 Ottobre che permette le riunioni degli organi collegiali in presenza. Tutti possono leggerla e  farsi un idea sull’accaduto .  Inoltre Il Consiglio è stato trasmesso in streaming e dal  video  si puo  valutare se c erano o no le condizioni di sicurezza . Non è questo il nostro  compito. Basta vedere le centinaia di consigli comunali di fine anno tenutesi in presenza  in tutta Italia per accorgersi dell’atteggiamento strumentale   di Renzetti, Soncini e Mancini.  Siamo  convinti che i cittadini ci hanno eletti per dare soluzioni ai problemi di Scoppito, anche  attraverso  le sintesi che un corretto rapporto politico  deve determinare  , ma portare il piano della discussione  su livelli non edificanti    come stanno facendo i citati consiglieri, sminuisce il ruolo e la funzione  di tutta l’Assise comunale. Se realmente i tre consiglieri  avessero avuto preoccupazioni per la sicurezza , avevano a disposizione i quattro giorni che decorrono dalla convocazione del Consiglio.  In questo tempo avrebbero potuto  contattare gli uffici, i consiglieri di maggioranza o il sindaco per esprimere il loro dissenso o proporre una soluzione alternativa. Invece guarda caso abbiamo appreso la notizia della mancata partecipazione,  da un articolo di un quotidiano on line durante lo svolgimento del Consiglio stesso  dopo aver inutilmente telefonato per sapere notizie sulla loro presenza  (prassi che utilizziamo sempre se qualche consigliere è in ritardo)”.

“L’episodio purtroppo non isolato,  è indicativo della reale capacità  degli assenti a svolgere la propria funzione di rappresentanti della comunità di Scoppito. Insomma  alla discussione sul merito  degli importanti argomenti trattati si è  preferito lanciare un  segnale di esistenza in vita politica attraverso un gesto che sminuisce soprattutto il loro ruolo. Diciamo la verità. Amministrare un Comune come Scoppito richiede passione, competenza e attenzione al territorio e ai problemi. Si puo’ anche sbagliare nelle decisioni, ma di certo si deve agire nell’interesse dei cittadini e della Comunità che si rappresenta.  Purtroppo  i neo  aventiniani sembrano  piu’ attenti alle rispettive  collocazioni politiche equamente distribuite tra Fratelli d’Italia, Italia Viva ( con una puntatina verso Articolo Uno viste le fortissime affinità politiche tra i due gruppi )  che alle reali esigenze  del Comune”.    

“Per quanto ci riguarda sempre nel rispetto delle norme sulla sicurezza, preferiamo occuparci dei Buoni Spesa per i cittadini in difficoltà e dei contributi per le attività commerciali chiuse  a causa del Covid.  Il  presidente Mattarella ha detto nel suo discorso di fine anno che questo e’ il tempo dei costruttori. Speriamo  che i tre consiglieri lo abbiano ascoltato e magari aver compreso l’errore commesso.  In caso contrario – conclude il gruppo di maggioranza Insieme per Scoppito – saremo costruttori di un Comune migliore,  malgrado loro e anche per loro”.

 
 

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