Concorsi Asl1: Sacchetta, “Quale futuro per i 350 lavoratori somminastrati?”

di Redazione | 07 Marzo 2020 @ 10:57 | ATTUALITA'
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L’AQUILA- “Abbiamo appreso con piacere, dopo tanti anni, dell’indizione di bandi di concorso da parte della asl 1 L’Aquila Avezzano Sulmona per l’assunzione definitiva di 107 infermieri e 53 amministrativi, e per l’assunzione di 82 ooss. Sempre con piacere, abbiamo constatato che è stata accolta, in maniera parziale, una delle richieste emerse nelle assemblee svolte, negli ultimi giorni, dai lavoratori e lavoratrici in somministrazione nella asl 1, nei presidi ospedalieri e negli uffici amministrativi delle sedi di L’Aquila Avezzano e Sulmona, cioè il riconoscimento di un punteggio per gli anni di servizio svolti anche ai somministrati”.
 
È quanto scrive in una nota Maurizio Sacchetta, segretario generale Uiltemp Abruzzo.
 
“Ricordiamo che attualmente sono occupati in questa azienda sanitaria in somministrazione 200 infermieri, 100 ooss e 50 amministrativi – si legge nella nota – Tutti i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione sono occupati, alcuni da più di un decennio, non per sostituire personale assente o per emergenze ma sono stati utilizzati per sopperire le carenze strutturali, createsi nel corso degli anni dal blocco del turn over. Alla luce di tutto questo, e alla luce della delibera di aggiudicazione da parte dell’agenzia per il lavoro Orienta spa, per 4 anni, dell’appalto di fornitura di personale sanitario e amministrativo del maggio 2019, ci poniamo e poniamo alcune domande all’assessore regionale alla Sanità e alla direzione generale della asl 1”.
 
“L’urgenza del bando è stata necessaria per aumentare il personale sanitario per fronteggiare l’epidemia che attualmente sta interessando la nostra nazione? Oppure vi è l’urgenza di sostituire quello attualmente occupato a tempo determinato? – prosegue la nota – Viste anche le dichiarazioni dei presidenti dell’associazioni degli infermieri regionali che lamentano una carenza di circa 2000 infermieri (quindi oltre quelli già occupati), perché non si è indetto il concorso per coprire definitivamente i fabbisogni? Cosi da dare maggiori chance anche ai lavoratori e lavoratrici, del territorio, in somministrazione che in questi anni hanno garantito e mantenuto in piedi un servizio essenziale come quello sanitario”.
 
“Il punteggio riconosciuto per anzianità di servizio è riservato a quelli che hanno prestato servizio presso la asl 1 oppure tale riconoscimento è esteso a tutti i servizi svolti, dalle lavoratrici e lavoratori, di tutto il territorio nazionale ed estero sia nel pubblico che nel privato? – si legge ancora nella nota – Il 50 per cento della riserva dei posti messa in bando, vale per i tempi determinati che hanno svolto servizio e anche per i somministrati? Perché, invece di attivare avvisi pubblici per contratti a tempo determinato in attesa dell’espletamento del concorso e delle successive assunzioni a tempo indeterminato, non si garantisce la continuità occupazionale ai 350 lavoratori e lavoratrici attualmente occupati?”.
 
“Crediamo che il territorio della provincia di L’Aquila, già martoriato dalla perdita occupazionale derivante dalle crisi industriali e dai terremoti che si sono susseguiti nell’ultimo decennio, non si possa permettere il lusso di perdere altra occupazione – conclude la nota -. Pertanto, chiediamo un incontro urgente sia all’assessore regionale sia alla direzione generale della asl 1 per trovare insieme la soluzione per evitare tale prospettiva. Cogliamo l’occasione per inviare un ringraziamento a tutto il personale sanitario, diretto e indiretto, per il lavoro e i sacrifici a cui sono sottoposti in questo momento di crisi epidemiologica che il nostro paese sta attraversando”.
 

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