da Policentrica onlus – In una una recente intervista apparsa su abruzzoweb il Sindaco Cialente ha dichiarato: “Cresceremo economicamente per 12 anni”…. “Poi, dopo, ci sarà la discesa, ma nel frattempo L’Aquila sarà diventata una grande città del futuro, capace di competere con altre realtà italiane. Puntando innanzitutto al turismo, tanto che intendo convocare gli stati generali per questo settore. Non sono il deus ex machina, ma un catalizzatore. Adesso dobbiamo tirare fuori le idee”.
Ci permettiamo di rispondere alle parole del Sindaco ricordando che strategie per lo sviluppo economico a lungo termine devono essere attentamente analizzate e discusse, prendendosi la briga di studiare le analisi effettuate sul nostro territorio. Se è indubbio che in questi anni di ricostruzione materiale, “l’economia del mattone” ci proteggerà dal declino economico, è più che giusto pensare a strategie che permettano all’intero territorio di avere un futuro al di là del cemento.
L’analisi del professor Calafati, basata su dati oggettivi merita di essere valutata ampiamente. Perché la suddetta analisi non esclude il turismo, che anzi viene posto come pietra miliare per la sopravvivenza dei nostri borghi storici, ma suggerisce, per la nostra città, di investire su un progetto di città Universitaria che ci distinguerà, probabilmente, da molte altre città sedi di Università, per una massiccia residenzialità degli studenti. Una residenzialità con servizi adeguati, e non solo: offerta culturale e ludica di ottimo livello, servizi “smart” per tutti i cittadini. La ricaduta in termini di ricchezza (economica e culturale) di una alta residenzialità di studenti e docenti universitari è ovvia, ma è opportuno pensare anche alla crescita della città in termini di accoglienza, integrazione, internazionalità e, quindi, ad una sua nuova dimensione che non potrà che favorire anche il turismo. La vocazione del territorio per l’alta formazione e per la cultura sia tecnico scientifica che umanistica, è indubbia, tenendo conto di altre realtà di tutto rilievo (INFN, CNR) nonché di aziende con centri di ricerca privati e piccole aziende ad alto contenuto tecnologico, un terreno molto fertile per la nascita di nuove attività improntate sull’innovazione.
Chiediamo, quindi, al Sindaco di poter aprire una serena e ampia discussione su un piano strategico assieme a esperti e coinvolgendo la popolazione e i rappresentanti di tutto il nostro territorio.