
“Lo scandalo infinito de L’Aquila: interessante articolo di Giuseppe Caporale con Jenner Meletti su la Repubblica. Nobile la frase di Giustino Parisse”: questo il commento a caldo di Enzo Boschi , il geofisico condannato in primo grado a sei anni di reclusione nell’ambito del processo Grandi Rischi.
Boschi -che nel 2009 era tra i componenti della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi e presidente dell’INGV- lancia le sue opinioni via Twitter, giudicando “interessante” il contenuto delle due pagine di inchiesta pubblicate ieri dal quotidiano romano e che evidenziavano tutte le ombre della ricostruzione post sismica aquilana.
“Forse sarebbe bene riconsiderare tutta la questione,” scrive sempre Boschi, “adesso molte cose sono chiare e da mettere in fila.” E prende ad esempio l’articolo dal pezzo di Caporale, “Terremoto in Abruzzo. La truffa della scuola ricostruita senza metà delle fondamenta”. “Poi, se crolla,- constata amaramente Boschi- la colpa è dei Sismologi!”
Gli ultimi scandali della ricostruzione aquilana, venuti alla luce solo lo scorso gennaio, hanno riacceso il dibattito su Twitter e danno la possibilità a Boschi di rispondere alle domande di molti utenti e difendersi, in maniera molto asciutta e sintetica, dall’accusa di omicidio colposo. Abbiamo cercato di ricostruire in forma giornalistica questa interessante discussione che si protrae ormai almeno da una decina di giorni (i tweed sono tutti ancora consultabili sul profilo Enzo Boschi e che partono appunto dal 10 gennaio scorso)
“Si legge nei giornali di oggi che erano in molti a gioire a L’Aquila dopo il sisma. Chi non ha mai gioito siamo noi sismologi. Mai!”, scrive Boschi commentando le intercettazioni pubblicate da Il Fatto quotidiano. E alcuni gli utenti gli ricordano subito la sua recente condanna. “Ti ringrazio!”, risponde Boschi, “Essere accusato di omicidio, sia pur colposo, e’ devastante. Io non ho progettato, costruito, collaudato alcunché! Non ho MAI rassicurato a L’Aquila! Prenditela con altri!”
E poi spiega cosa e chi, secondo lo scienziato, realmente uccide le persone.
“Dal 1985 erano note alle autorità le case vulnerabili crollate il 6 Aprile. Perché non si dice? Noti dal 1985 anche gli edifici a rischio, crollati: soldi con la prevenzione senza vittime. Pensare alla sicurezza dei cittadini e’ il momento più alto della Politica! Le vittime di un sisma sono dovute solo ai crolli di edifici costruiti risparmiando sulla sicurezza per pagare mazzette.”
“I sismologi sono scienziati che fanno modelli, gli ingegneri sismici con gli ingegneri geotecnici progettano case sicure. La mappa rappresenta la pericolosità sismica, il rischio invece viene dalla qualità degli edifici. Ci pensino le Regioni!. Anzi la mappa realizzata dagli sismologi tende a sopravvalutare la pericolosità come abbiamo scientificamente dimostrato per l’Emilia.”
A chi gli chiede di fare nuove mappe o di aggiornarle, Boschi risponde: “ci sono abbastanza mappe! Che entrino in gioco gli Ingegneri Sismici bravi! Prima è’ meglio è’! I Sismologi hanno già attenzione perché pseudo sismologi cercano fondi per nuove inutili mappe.”
Questa la mappa condivisa da Boschi via Twitter a riprova della tesi che già dal 1985 erano stati segnalati gran parte degli edifici a rischio.
