Commenti contro la Di Giovambattista, Tinari nel mirino del Pd

di Redazione | 02 Maggio 2020 @ 11:42 | POLITICA
Print Friendly and PDF

L’AQUILA – Botta e risposta tra il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila Roberto Tinari e il Partito democratico. Un vivace battibecco social nato dal licenziamento del fratello di Tinari, denunciato dallo stesso presidente, commentato dal segretario dem Emanuela Di Giovambattista che ha detto che il lavoro va difeso sempre e comunque e non solo quando si tratta dei propri familiari.

Tinari ha replicato con un post, poi cancellato, sotto al quale sono piovuti commenti anche feroci e sessisti indirizzati all’ex assessore comunale al Sociale.

Solidarietà alla Di Giovambattista è arrivata dalla deputata Stefania Pezzopane e dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e lo stesso Tinari si è scusato: “Sono dispiaciuto e comprendo benissimo lo stato d’animo di chi è stato raggiunto/a da censurabili commenti o si possa essere sentito offeso dalle mie parole – ha scritto su Facebook – ma sono certo e sicuro che con loro già domani si potrà essere insieme per affrontare con ancor più forza e determinazione i problemi di questa nostra città. Iniziando da chi più ne ha bisogno. Tutti possono sbagliare. Soprattutto io”.

In una nota la Conferenza delle Democratiche abruzzesi esprime intanto vicinanza e solidarietà alla Di Giovambattista “per il grave attacco sessista di cui è stata vittima. Attacco di una gravità inaudita. Perché proviene dal presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, figura istituzionale, che dovrebbe tutelare e promuovere attraverso i propri comportamenti il rispetto nei confronti delle donne, e invece approva e incoraggia, sui social network, attacchi e insulti rivolti a Di Giovambattista non in quanto esponente politico, ma in quanto donna che esprime le proprie opinioni e ingaggia la battaglia politica, ledendo la maestà dell’uomo avversario”.

“Tinari, personaggio del tutto inadeguato non solo rispetto al ruolo che ricopre, ma anche rispetto a numerosi ipotetici altri che richiederebbero sensibilità non tanto e non solo istituzionale, ma anche aderente e coerente con il vivere civile, dovrebbe dignitosamente, silenziosamente, rassegnare le dimissioni”, aggiungono le Democratiche.

“La questione politica investe chiaramente il partito di cui fa parte, Forza Italia: saremmo curiose di sapere cosa ne pensano delle gesta di Tinari Mara Carfagna, già ministro delle Pari Opportunità, vicepresidente della Camera, e Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, che hanno fatto da sempre della battaglia a favore dei diritti delle donne un segno distintivo del loro impegno politico. Tinari è uno di voi?”.

PD L’AQUILA: “DISGUSTOSO ATTEGGIAMENTO DI TINARI, SI DIMETTA”

“Esprimiamo piena solidarietà a Emanuela Di Giovambattista, orgogliosamente nostra segretaria e medico. Gli insulti e le frasi vergognose che le hanno rivolto dimostrano che circolano ancora nella nostra società virus culturali pericolosi che è nostro preciso dovere politico, etico e morale combattere. Il modo migliore è proprio quello di attingere dall’esempio di donne come Emanuela, che con competenza ed entusiasmo svolgono il proprio lavoro. Noi siamo al suo fianco”.

“Resta disgustoso l’atteggiamento del Presidente del Consiglio comunale il quale, chiamato in causa rispetto a dichiarazioni e azioni messe in atto nel suo ruolo istituzionale, reagisce prima con una risposta rabbiosa beandosi oltretutto dei commenti grondanti insulti che suoi tifosi hanno rivolto a Emanuela, salvo poi cancellare vigliaccamente il post dopo aver compreso di aver commesso un errore che un esponente di garanzia istituzionale non dovrebbe mai commettere”.

“Questo, a fianco di una conduzione ingiustificabilmente di parte dei lavori del consiglio comunale, i quali hanno contribuito soltanto ad ostacolare una discussione trasparente in città riguardo l’emergenza Covid19, ci induce a chiederne immediatamente le dimissioni. Inoltre presenteremo un ordine del giorno in Consiglio Comunale di condanna di ogni violenza sulle donne e di impegno di ogni esponente istituzionale a contrastare e rimuovere ogni espressione o atto ascrivibile a tale violenza sul web o sui social media”.

LA SOLIDARIETA’ DEL PASSO POSSIBILE

“La macchina dell’insulto sessista sui social si è rimessa in moto, come purtroppo accade sempre più frequentemente, ed ha partorito l’ennesimo esempio di odio e rancore gratuiti: le offese personali, pesanti e volgari, gli insulti più sguaiati e beceri hanno di nuovo colpito una donna, Emanuela di Giovambattista, segretario del PD cittadino, alla quale esprimiamo la nostra massima solidarietà e vicinanza”.

“Ancor più grave è che queste deprecabili esternazioni maschiliste, riportate dagli autori a commento proprio di un suo post sui social network, non solo non siano state fermamente condannate da chi riveste un ruolo politico di primo piano in città, com’è quello istituzionale di garanzia rappresentato dal nostro Presidente del Consiglio Comunale, ma addirittura compiacentemente apprezzate dallo stesso, di fatto giustificandole nel contenuto e nei toni”.

“La rabbia e l’intolleranza di queste persone mostra odio e disprezzo che non possono essere legittimate da una differente visione politica: è necessario che ognuno si prenda le proprie responsabilità stigmatizzando sempre, indipendentemente da chi e in che modo vengano formulate, qualsiasi tipo di offesa e discriminazione che manchi di rispetto alla dignità di una donna”.


Print Friendly and PDF

TAGS