Come è andata a finire. L’antincendio del terminal Natali

di Alessio Ludovici | 17 Novembre 2022 @ 05:55 | ATTUALITA'
terminal collemaggio
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L’AQUILA – Paolo Romano, consigliere comunale del gruppo L’Aquila Nuova, lo scorso 15 luglio denunciava che la certificazione antincendio del tunnel che collega Piazza Duomo al parcheggio Lorenzo Natali fosse scaduta nel 2021 e prorogata, ma non fino a luglio, dall’emergenza Covid. Fatto evidentemente di competenza amministrativa ma che preoccupava gli organi di indirizzo politico, quanto meno l’esponente dell’opposizione Romano anche alla luce, sottolineava in una nota di luglio, della crucialità del luogo nell’estate aquilana.

“La certificazione antincendio del tunnel che collega Piazza Duomo al mega parcheggio Lorenzo Natali – scriveva Romano – è scaduta a marzo 2021 poiché l’ultima, risalente al 2016 (Giunta Cialente), aveva una durata di 5 anni. L’emergenza covid ha prorogato siffatte scadenze per 90 giorni oltre la cessazione dello stato di emergenza e quindi – per una sorta di prorogatio burocratica –  la certificazione del 2016 ancorché scaduta, è stata valida fino a marzo 2022.”  Il punto, al di là della proroga era quindi fare il nuovo Certificato Prevenzione Incendi che ora, con un affidamento dagli uffici comunali, sembra essere arrivato a buon fine. Con la determina del settore preposto dell’ente si approva infatti il preventivo, 4mila 600 euro più Iva, dell’ingegner Saggese per la redazione della documentazione inerente il nuovo Cui. 

Ancora c’è molto da fare sul terminal per quanto, negli ultimi anni, diversi sono stati gli interventi conclusi per cercare di rimettere in sesto l’area. Lavoro generali di riqualificazione ma anche, ricordiamo, il riaffidamento del bar, la nuova biglietteria Tua, la riattivazione dell’ascensore. Area che, tra le altre cose, sarà arricchita dalla realizzazione del collegamento meccanizzato tra il terminal stesso e viale Rendina, intervento che prevede la realizzazione di un tunnel con partenza dall’attuale galleria di accesso alla scala mobile e quindi di un collegamento verticale in cemento armato che permetterà di uscire sia su viale Rendina sia sul parco urbano fuori le mura urbiche.


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