Col drone su Santa Maria de’ Centurelli

di Redazione | 02 Aprile 2023 @ 05:00 | AMBIENTE
Santa Maria de' Centurelli
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CAPORCIANO – La chiesa di Santa Maria de’ Centurelli è un monumento nazionale nel comune di Caporciano.

Si trova alle biforcazione di due tratturi: quello di L’Aquila-Foggia e quello Centurelle – Montesecco.

“Fu costruita  – scrive il sito filmcommission.regione.abruzzo.it/santa-maria-de-centurelli – sui resti della chiesa Santa Maria in Coronula, risalente all’anno mille, appartenente ai frati della Cintura.

Il suo nome subì nel tempo molte variazioni, tra le quali, Coronella, Centorella, Scentorella, Incerulae e Cintorelli. La costruzione della chiesa nelle sue forme attuali fu iniziata, a seguito di un miracolo, nel 1502 e terminò nel 1561.

Come altre chiese presenti lungo il Tratturo Magno, rappresentava un luogo di sosta durante il faticoso cammino di pastori e greggi verso il sole della Puglia, una struttura per potersi riparare, dissetarsi, essere confortati anche spiritualmente.

Si presenta come esempio tipico di architettura religiosa aquilana del secolo XVI, timidamente rinascimentale e ancora fortemente legato agli schemi iconografici degli edifici minori dei secoli XIV e XV. Ha una bella facciata, che un’epigrafe data al 1558.

L’interno sorprende – prosegue il sito –  arredi, sculture, bassorilievi di moderna realizzazione vivono in perfetta armonia con gli affreschi preesistenti e con l’austera solennità dell’edificio.

Ha una sola navata conclusa da un’abside poligonale con due cappelle laterali a formare i bracci del transetto. Sotto un arco trionfale campeggia l’altare barocco.

Addossato al fianco destro della chiesa si trova un ambiente, utilizzato un tempo per il ricovero delle greggi e dei pastori.

Annualmente, nel mese di agosto, – ricorda il sito http://filmcommission.regione.abruzzo.it/santa-maria-de-centurelli –  la chiesa di Santa Maria de’ Centurelli costituisce una tappa importantissima dell’evento del Fuoco del Morrone nell’ambito della Perdonanza Celestiniana.

Il tragitto del Fuoco ripercorre l’itinerario che l’eremita Pietro Angelerio affrontò dall’Eremo di Sant’Onofrio sul Monte Morrone, a Sulmona, alla fine di agosto del 1294, fino a L’Aquila, a Santa Maria di Collemaggio, dove divenne Papa con il nome di Celestino V.

Durante questo viaggio la sosta a S. Maria de’ Centurelli ha un significato veramente profondo: la Chiesa diventa vero e proprio crocevia tra due Patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco: la Perdonanza e la Transumanza.

 

Immagini sono realizzate prodotte da Ercole Maurizio Manieri 


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