Cinema, la denuncia della Corneli: “Incassi crollati anche in Abruzzo”

di Redazione | 25 Marzo 2022 @ 16:37 | POLITICA
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ROMA – “Sul cinema c’è un “caso Italia”: in Francia, in Spagna, in Gran Bretagna e nel resto d’Europa finiti i tempi del lockdown e delle restrizioni più dure il pubblico è tornato a vedere i film in sala. In Italia ciò non sta accadendo.” Così l’onorevole Valentina Corneli.

“Incassi crollati, sale vuote o addirittura con le saracinesche abbassate. Difatti i dati riportati riportati dall’ANEC, associazione italiana esercenti cinema, appaiono definitivamente drammatici, con 500 schermi chiusi su 3600, riferiti a 1300 strutture, con un calo degli incassi pari al 70%. Perché, ahinoi, il tracollo del cinema (e della cultura) in Italia era iniziato ben prima della pandemia. È noto, io ho presentato una proposta di legge che prevede lo studio del cinema e del teatro a scuola, come avviene in altri Paesi. La nostra società non può appiattirsi su Netflix, i giovani devono conoscere il cinema. E ora ho impegnato anche il Governo a sostenere le sale cinematografiche con degli incentivi per fermare questa desertificazione economica, culturale e sociale. In Abruzzo la situazione non si discosta dal trend nazionale. Molti cinema, difatti, hanno chiuso i battenti, aprono pochi giorni settimana o proiettano a sale vuote. Il caso forse più emblematico è quello del teramano, dove si è registrata la chiusura di tutti i piccoli cinema indipendenti e attualmente anche il multisala di Corropoli è stato chiuso a causa di una problematica più vasta che riguarda l’itera zona commerciale. Nella Marsica dopo la demolizione dello storico cinema Impero in centro ad Avezzano è attivo esclusivamente un multisala. Anche nell’aquilano tutti i cinema minori sono chiusi da anni, e sopravvive esclusivamente un multisala. Solo l’area pescarese regge un po’ di più, ma ha comunque bisogno di aiuto, e io continuerò a battermi per questo.”

 


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