di Matilde Albani, L’Editoriale – L’ordinanza del Sindaco Cialente, la 47 del 17 ottobre 2012, che impone ai familiari dei defunti la “rimozione di vasi di fiori, piante e altri ornamenti dagli interstizi tra le tombe, dai marciapiedi antistanti i loculi e dagli spazi riservati al passaggio dei visitatori”, non l’ha rispettata praticamente nessuno, anzi è stata oggetto di una serie di violente polemiche, da parte dei frequentatori abituali. Con gli edifici pericolanti, le lapidi frantumate a terra, le grate che impediscono l’accesso alle tombe, i gradini mezzi rotti, le erbacce quasi ovunque, sembrerebbe paradossale che ci si concentri su questi particolari, vale a dire far rimuovere vasi di fiori, lumini, piante o qualsiasi altro ornamento negli interstizi fra le tombe, sui marciapiedi antistanti i loculi e nello spazio riservato al passaggio dei visitatori, perché potrebbero intralciare e creare danni. L’invito ai familiari dei defunti, a rimuovere tutti gli ornamenti che creano disagi è stato altamente snobbato.
Tutto questo, anche perché, non ci troviamo di fronte ad un cimitero “normale”, bensì ad un’istantanea del 6 aprile, dove tutto è nel degrado, anche se sarebbero in partenza gli interventi di riparazione con lavori previsti per 5,5 milioni di euro (dell’allora commissario Chiodi) e che riguardano anche i 19 cimiteri delle frazioni. Tornando all’ordinanza in questione, il Settore ambiente, che si occupa solo della “cornice” e non del quadro, ha deciso di prendere il toro per le corna e far rispettare il regolamento. La dirigente Paola Giuliani, tirata per la giacchetta da una parte e dall’altra, questa volta ha dato l’ultimatum definitivo ,vale a dire che da 17 febbraio, gli addetti del servizio cimiteriale provvederanno alla rimozione d’ufficio degli ornamenti ingombranti …Ascoltiamo nell’intervista..
[vsw id=”RglDzsh4JoY” source=”youtube” width=”425″ height=”344″ autoplay=”no”]
Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio