de Il Cavaliere di Saint-George – Finalmente sono stati affissi per tutta la Città i manifesti che pubblicizzano le primarie del Centrosinistra.
Osservo le foto dei tovarich avversari Cialente e Festuccia, rispettivamente capo del soviet e del Kgb dell’Aquila.
I due sfidanti occhieggiano dalle loro foto ai passanti infreddoliti con due stili completamente diversi.
Festuccia, complice forse un’emiparesi di stampo brezneviano, esibisce un’espressione statica nel solco della migliore iconografia sovietica: lo sguardo da puro e duro, austero e volitivo, è rivolto al radioso futuro della Città a guida rossa.
Ma è l’espressione di Cialente che suscita in me, più di ogni altra cosa, un sottile senso d’inquietudine: la bocca semiaperta è contratta in un mix tra ghigno e sorriso dalle intenzioni e finalità non decifrabili.
Mi ritornano in mente le parole che pronunciò Winston Churchill dopo un colloquio con Stalin: “Il comunista è come un coccodrillo: quando apre la bocca non sai mai se sta cercando di sorridere o se sta per divorarti in un boccone”…