Nonostante più di 3 milioni di dollari di ‘montepremi’ messo in palio da Google, nessun hacker é riuscito a violare Chrome, il sistema operativo di ‘big G’. E’ questo il risultato del ‘contest’ organizzato dall’azienda in occasione di una conferenza sulla sicurezza che si è appena chiusa a Vancouver.
La gara, chiamata Pwinium e giunta alla terza edizione, consisteva nel violare un Chromebook, il portatile che usa il sistema sviluppato a partire da Linux e lanciato nel 2011, dotato dell’ultima versione del sistema operativo.
Ogni ‘falla’ trovata dava diritto a un premio in denaro, a patto che l’hacker la rendesse nota all’azienda: “Pwinium 3 è finito e non abbiamo ricevuto nessuna violazione vincente – recita il comunicato di Google – stiamo valutando qualche lavoro che potrebbe ricevere un premio parziale”.
La competizione si è tenuta in concomitanza con il Pwn2Own, un altro contest che invece ha dato più soddisfazione agli hacker: nel primo giorno sono stati ‘bucati’ tutti i principali browser, Firefox, Internet Explorer 10 e lo stesso Chrome, mentre durante il secondo sono ‘cadute’ applicazioni importanti come Adobe Reader, Java e Flash.