di Matilde Albani, L’Editoriale – A sole due settimane dall’inizio della 719esima Perdonanza Celestiniana, la Basilica di Collemaggio dovrà restare chiusa fino al 2016 perché la struttura «in caso di un nuovo terremoto, di discreta entità, potrebbe risultare insicura».
Lo ha detto il Sindaco Massimo Cialente nel corso di una conferenza stampa convocata in fretta e furia. La brutta notizia è arrivata oggi, col protocollo dell’8 agosto, si tratta di una relazione tecnica dell’Università dell’Aquila, firmata dall’Ing. Dante Galeota.
Cialente, Di Stefano e Moroni in tenuta da assetto, con la patata bollente in mano, puntualizzano che la Basilica sarà chiusa al culto e a tutte le altre manifestazioni, ma non significa «che sia in pericolo di crollo, perché staticamente è a posto». Cialente parla a monosillabi di questo studio tecnico già avviato da tempo, ma non sa quanti test siano stati effettuati sulla Basilica dopo tre anni dal primo intervento di copertura che, come ricorderete, consentì la celebrazione della messa di Natale del 2009.
Da allora, nella Basilica, rattoppata con tiranti e coperture, sono passate le varie Perdonanze con i pellegrini, i matrimoni, i tour, i concerti e gli spettacoli. Le condizioni di agibilità, scritte nero su bianco, non sono mai state dimostrate, come sta accadendo, peraltro, nelle altre chiese aperte al culto.
Ad oggi garanzie di sicurezza sugli edifici puntellati e non ristrutturati non esistono, perché come disse il Sindaco Cialente in un Consiglio comunale del gennaio scorso: «una certificazione antisismica per i puntellamenti non è prevista per legge». Stavolta però è arrivata la certificazione ufficiale e non ha voluto esporre le 4.000 persone che entrano nella Basilica a qualsiasi remoto rischio.
E un anno fa? E mesi fa?
C’erano miriadi di scolaresche, concerti degli alunni del conservatorio, visitatori in tour e perfino aperitivi buffet. Guarda caso, solo adesso, viene fuori che in caso di forte scossa potrebbero esserci seri pericoli e da ciò la decisione di inibire l’accesso alla Basilica fino al termine dei lavori di consolidamento.
«La struttura è sicura – ha puntualizzato il Sindaco – ma non ci si può permettere alcun rischio, anche se l’ipotesi di una scossa molto forte potrebbe sembrare remota. Quante possibilità ci sono? Una su un milione? Quel che conta è la sicurezza». A domanda di questo giornale il Sindaco risponde che «il consolidamento è stato garantito per tre anni e ora questo studio, molto complesso, ci ha dato nuovi strumenti tecnici di valutazione».
La notizia shock ha messo tutti nel panico, soprattutto la Curia che solo ieri aveva diffuso il programma ufficiale e che ora si ritrova con una serie di problemi da gestire. Il primo è quello della Porta Santa, dove pregheranno per le indulgenze i fedeli?
E la messa, si celebrerà all’aperto? Restano pochi giorni per mettere le pezze, certo è, che il Giubileo non si ferma e la Perdonanza si svolgerà regolarmente.
Per edulcorare il boccone amaro Cialente insieme a Moroni e Di Stefano, ha voluto ricordare la firma dell’accordo con l’Eni prevista per il 29 agosto prossimo, che dovrebbe dare la certezza dei 12milioni di euro per la Basilica più i 2 per il Parco del Sole.
Cialente è pure convinto che già nella prossima primavera, si possa andare in appalto e la Basilica possa essere restituita nel 2016. Lo zuccherino, però, rende poco, perché finora nessuno si è preso la responsabilità di firmare un certificato di agibilità della Basilica di Collemaggio, Cialente compreso.