Checkmate! Magnus Carlsen smonta ogni candidato

di Enrico M. Rosati | 24 Giugno 2022 @ 06:20 | CHECKMATE
Magnus
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Negli scacchi c’è sempre stato un distacco vero e proprio tra due tipi di classifiche, punteggio e titolo, ma Magnus Carlsen le domina entrambe da ormai dieci anni. Questo non si potrebbe dire nel caso uno degli sfidanti al Torneo dei Candidati 2022 dovesse mai arrivare a batterlo, infatti, indipendentemente dalla classifica, Carlsen rimarrebbe il numero uno per quanto riguarda il punteggio FIDE. Per molti lui è il miglior giocatore di scacchi mai esistito nonostante la giovane età, una trentina di anni.

Il migliore tra i migliori 

Francamente nessuno dei candidati ha giocato particolarmente bene fin ora. Ci sono state molte partite davvero interessanti ad oggi, infatti di norma ci si aspetterebbe di vedere più partite precedentemente giocate ma ce n’è stata solo una. Ovviamente Yan sta guidando la classifica e lui ha giocato bene ma penso che questo sia dovuto al fatto che gli siano stati fatti dei regali di troppo che ovviamente ha preso con piacere, ma non dimentichiamoci che lui aveva praticamente perso contro Fabiano nell’ultima posizione, nonostante ciò lui è colui che si è contraddistinto fin ora. 

Fabi ha giocato in modo molto solido fin ora, però quella partita poteva essere giocata meglio, arrivare alla quarantesima mossa con 7/8 minuti sicuramente non era così difficile. I software vslutano davvero molto bene la posizione per il nero, pattarla non ha avuto molto senso.

Su Alireza ero molto ottimista sulle sue possibilità fino al round 4, nel senso, è riuscito a sopravvivere alle prime due partite con il nero, quello è stato il suo battesimo di fuoco, infatti aveva anche delle posizioni che avrebbe potuto sfruttare. Poi contro Hkaru ha trovato delle idee interessanti e questo ha dovuto studiare la scacchiera per trovare un buon numero di uniche mosse (non perdenti) per poter continuare a giocare. Credevo che per lui il torneo si stesse mettendo bene ma nel round 4 ha scelto un’apertura molto rischiosa, ovviamente per giocarla devi conoscerla meglio di quanto la sapesse lui, sicuramente se la si gioca contro qualcuno come Yan. Ora il torneo non si è messo bene per lui, ma ha dimostrato già in passato di essere un giocatore in grado di fare ottimi risultati per riprendere in mano una competizione. 

Alireza avrà pensato che Duda, dopo la sconfitta di ieri, l’avrebbe visto come una preda facile di conseguenza ci si poteva aspettare una difesa russa. 

Immagino che nessuno di noi avrebbe mai previsto le quattro patte di  Rapport e Duda. Credo che per entrambi sia stata una buona partenza. Parlando di sorprese Ding è stata una sorpresa in negativo, non ha avuto un buon inizio, ma c’è ancora tanta strada da percorrere.

Sul Dresscode, Magnus ha concluso dicendo che chiede sempre di non dover indossare la cravatta. 

Parlare di dresscode negli scacchi può spingere in tematiche che sembrano non in linea con i tempi, infatti il giocatore Hikaru Nakamura si è lamentato del fatto che la FIDE gli abbia chiesto di avere un dresscode formale. Per molti, quando si gioca ad altissimo livello è giusto rispettare le formalità anche per rispetto di chi osserva la partita. Per altri, gli scacchi sono un gioco mentale e conta molto più ciò che avviene su scacchiera che chi osserva la competizione. Bisogna ovviamente mettere in chiaro che i giocatori sono dei veri e propri talenti del proprio settore, di conseguenza un ragionamento come il secondo – che mette da parte il modo in cui si è vestiti, ha un suo senso. 


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