Celano: “impianti sportivi in abbandono”
Lo afferma, in una nota, il segretario del Pd locale
di Redazione | 28 Luglio 2022 @ 12:10 | POLITICA
CELANO. “Il Partito Democratico esprime profonda preoccupazione per la situazione in cui versa l’impiantistica sportiva celanese dove, la mancata programmazione e le scelte miopi della amministrazione stanno pregiudicando anche la crescita agonistica e culturale di tanti bambini ed appassionati.
La situazione attuale è molto grave: in 20 anni, non si è riusciti a mantenere, mettere in sicurezza ed ammodernare le strutture presenti e non si è voluto attuare investimenti per una diversificazione dell’offerta sportiva”.
Lo afferma, in una nota, Ermanno Natalini, segretario del Pd locale, a commento della situazione dei campi da calcio della città.
“La dimostrazione più eclatante è proprio la tribuna dello stadio, inutilizzabile da anni e dove, i costi per renderla nuovamente fruibile, sono aumentati a dismisura e ricadono sui contribuenti celanesi. Solo per lo stadio comunale F.Piccone, – continua ancora Natalini – a causa della mancata manutenzione negli ultimi 20 anni, spendiamo circa 700mila euro (656.616,14).
Infatti, ai 610.000,00 previsti inizialmente, si è aggiunto un nuovo costo a carico del bilancio comunale per ulteriori 50mila euro.
Insomma, per una sola struttura, indebitiamo il comune e vediamo spesi all’incirca 700mila euro di soldi pubblici.
“Tutto questo, – evidenzia il segretario Dem – in una condizione di assoluta inagibilità e di sostanziale abbandono anche per gli altri centri.
Sia le strutture sia il terreno di gioco di Borgo Strada 14, e dei campi Paris e Baruffa, risultano completamente inutilizzabili tanto che in questi giorni di pre campionato, come è già successo nella passata stagione sportiva, le varie società calcistiche celanesi si stanno rivolgendo a strutture di Comuni, più piccoli e limitrofi al nostro, ma con impianti più sicuri, moderni ed efficienti.
Chiediamo, – conclude la nota – che l’amministrazione comunale alle parole e agli annunci faccia seguire finalmente i fatti e attui una sana programmazione che consenta, al contempo, di consolidare seriamente quelle esistenti e far nascere e sviluppare altre discipline”.