Casa di Comunità, L’Aquila Coraggiosa: “Un controsenso farla dentro il San Salvatore”
di Alessio Ludovici | 31 Marzo 2023 @ 06:00 | POLITICA
L’AQUILA – Strutture territoriali facilmente accessibili e raggiungibili che dovrebbero servire proprio a decongestionare gli ospedali, all’Aquila, questa la denuncia di L’Aquila Coraggiosa, Regione e Asl stanno per farla dentro delta 7 del San Salvatore. Un controsenso secondo gli esponenti del movimento di sinistra che ieri hanno tenuto una conferenza stampa davanti il nosocomio aquilano.
“Le Case di Comunità sono strutture programmate e finanziate dal PNRR aperte 24 h su 24 per 7 giorni alla settimana per offrire alla cittadinanza assistenza sanitaria e sociosanitaria che, come si legge nel decreto ministeriale di riferimento(DM 77 del 23 maggio 2022), devono essere “facilmente riconoscibili e raggiungibili” e devono garantire assistenza medica, infermieristica, psicologica e sociale oltre che identificare i bisogni sanitari del territorio e orientare le cittadine e i cittadini verso la risposta più efficace per il loro problema”.
“E’ evidente – hanno spiegato – che a fronte di queste caratteristiche la collocazione all’interno dell’Ospedale è inspiegabile e concentra in un unico luogo l’assistenza ospedaliera e quella territoriale contraddicendo il principio stesso di territorialità”.
Quindi le richieste, che saranno formalizzate anche in consiglio comunale annunciano i consiglieri del gruppo, Lorenzo Rotellini e Simona Giannangeli: “Escludere la collocazione della Casa di Comunità nel Delta 7 dell’Ospedale San Salvatore e valutare la possibilità di avere due Case a L’Aquila razionalizzando la presenza di Case nel territorio dei Comuni vicini”. Di case di comunità hanno spiegato durante la conferenza stampa Guido Iapadre e Betty Leone ne sono previste una ogni 40mila abitanti.
Ancora la richiesta di “procedere subito alla sostituzione dei medici pensionati dei nuclei di cure primarie dal momento che non ci sarebbe aggravio di costi rispetto al precedente bilancio e di rendere pubblici il numero, la qualifica e le modalità di reperimento del personale da impiegare nella nuova struttura”. Infine l’appello a sindaco e Asl a convocare “un’assemblea pubblica per spiegare alla cittadinanza dove e come si intende organizzare il lavoro delle Case di Comunità e conoscere le aspettative degli utenti del Servizio Sanitario Pubblico.”