di Vincenzo Vittorini – Come promotrice della relativa istanza, nella scorsa riunione della 2^ Commissione Consiliare, L’Aquila che vogliamo ha posto la questione dell’inquinamento da polveri conseguente l’attività dei cantieri.
Nel corso della riunione il Presidente e i Commissari sono stati resi edotti degli aspetti sanitari e normativi della questione, nonchè della lettera inviata dal Capogruppo Vincenzo Vittorini agli organi competenti allo scopo di stimolare una approfondita valutazione della questione.
Accade infatti che a fronte della diffusione di polveri sicuramente dannose alla salute pubblica non si riscontra un monitoraggio adeguato e una normativa specifica a cui far riferimento, soprattutto nel caso di una problematica su scala così diffusa come a L’Aquila.
L’istanza di L’Aquila che vogliamo punta innanzitutto a dati precisi e qualificati attraverso il rilevamento più capillare, con un maggior numero di centraline collocate nei punti nevralgici della città.
Una volta in possesso dei dati bisognerà agire di conseguenza con tecniche e pratiche adeguate, cogliendo magari l’occasione per fare de L’Aquila un laboratorio per l’innovazione tecnologica e di buone prassi per il rilevamento e la prevenzione.
Secondo L’Aquila che vogliamo quindi si tratta di puntare a cantieri sicuri al 100% anche sotto questo profilo, prima di tutto per chi vi opera e di conseguenza per tutta la città coinvolta nella ricostruzione. Anche questo aspetto per L’Aquila che vogliamo costituisce un passaggio importante per la sempre invocata sicurezza della città al 100% e a 360 gradi.
Al termine della trattazione dell’argomento la 2^ Commissione Consiliare ha deliberato all’unanimità di procedere ad un lavoro congiunto di Commissari e tecnici per la redazione di un documento tecnico-amministrativo da portare all’attenzione del Consiglio Comunale.
Tale documento dovrà rendere conto alla cittadinanza della situazione e al contempo tracciare linee guida operative per il controllo e la profilassi.
Il Consiglio Comunale si troverà quindi nella possibilità di operare concretamente, al di fuori degli schieramenti preconcetti, per adottare soluzioni efficaci in tempi ragionevoli.
Per L’Aquila che vogliamo questo modello propositivo ribadisce di fatto un metodo virtuoso che deve essere perseguito con tenacia e al di fuori delle logiche elettoralistiche sui tutti i temi strategici per la città.
Solo così sarà possibile uscire dal tunnel della miriade di problemi irrisolti della ricostruzione.
In fondo è a questo che sono chiamati gli amministratori della nostra città.