

CAMPOTOSTO (AQ) – Una mostra per raccontare gli oggetti “salvati”. In questi cinque anni, gli abitanti di Campotosto non hanno mai mollato anche grazie a quelle sentinelle che hanno fatto vivere un paese distrutto. Assunta Perilli, tessitrice ed archeologa, è stata e continua ad essere una di quelle. Insieme alla fotografa Elena Fusco, ha allestito una mostra fotografica dal titolo “Mai più senza”. Un percorso per tenere a mente gli oggetti apparentemente inutili o di poco conto, recuperati dopo i crolli.
“Coperte, penne, quaderni, stoviglie, che però hanno un vissuto”, racconta a LaquilaBlog Assunta, cresciuta nella sua Campotosto e da cinque anni presidio fisso della piazza con la sua bottega.
“L’idea si è concretizzata quando una donna di origini campotostane mi raccontò che, uscendo per l’ultima volta da cas,a vide sulla mensola il metro avvolgibile del marito. “Sono dovuta tornare indietro a prenderlo, non potevo lasciarlo lì”, mi raccontò. “Fu allora che definimmo, insieme ad altre amiche, il profilo di questa idea e così, quando incontrai Elena, una fotografa che veniva dalla Francia per raccontare il terremoto, iniziammo subito a mettere le basi. Quattro anni ci abbiamo messo con 54 foto che raccontano tutto questo. La mostra è visitabile oggi dalle 11 alle 16.
“Mi piace pensare – conclude Assunta- che tra 5 anni, grazie all’ impegno del commissario Legnini, almeno una parte degli aggregati partiti, venga ultimata”.