Cammino del Gran Sasso, è già boom di richieste

di Alessio Ludovici | 17 Marzo 2023 @ 06:00 | ATTUALITA'
Cammino del Gran Sasso
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L’AQUILA – Poco più di un mese dalla presentazione e Il Cammino del Gran Sasso è già gettonassimo, un segnale che c’è voglia di fruire il territorio in modo diverso. Le richieste sono migliaia. Federico Ciocca, uno dei promotori della nuova realtà, riceve ogni giorno almeno una quarantina di richieste. Migliaia ne stanno arrivando dal canale di Cammini d’Italia, stranoto portale di settore con più di 150mila follower e che li ha anche invitati ad importanti fiere nel nord Italia.

Insomma le cose si muovono in fretta. Il Cammino del Gran Sasso, nato grazie a un bando del Gal Gran Sasso Velino, e con alla base un partenariato tra albergatori, ristoratori e imprenditori del posto oggi è un’associazione riconosciuta e sta infrastrutturando la sua rete di servizi. I pacchetti vanno a gonfie vele: “Alla base del nostro prodotto – spiega Ciocca – c’è un business plan molto preciso, sul Gran Sasso ci sono tanti itinerari ma mancava qualcosa di cinque giorni e dedicato a certi target specifici”. “Un successo che in parte ci aspettavamo quindi. Quello della montagna destagionalizzata è un mercato crescente, in Alto Adige il turismo estivo ha addirittura superiore alla montagna invernale. Noi siamo aperti a nuove collaborazioni e partnership con altre strutture, altre ne stanno nascendo anche stimolate dall’enorme richiesta”. 

Pernotto, cena, guida, biglietto della funivia e transfer dei bagagli, visite ai presidi Slow Food e qualche chicca, ad esempio il cinetrekking lanciato lo scorso anno. “Le richieste arrivano da tutta Italia, e ora sono arrivate le prime prenotazioni dall’estero, addirittura dal Canada”. 

Sessantuno chilometri in cinque tappe attraverso i paesaggi mozzafiato del Gran Sasso aquilano e i suoi borghi. Il progetto camminodelgransasso.it tocca cinque comuni, quelli di Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte e L’Aquila, dieci tra operatori turistici e non: l’Albergo Monte Selva e l’Ostello Natour di Barisciano, il B&b La Bifora e le lune di Santo Stefano di Sessanio, il ristorante La Taberna di Rocca Calascio, l’albergo Parco Gran Sasso e il ristorante Da Loredana di Castel del Monte e le associazioni I Viaggiatori nel Parco e Gran Sasso Guides, con la partecipazione di Legambiente Abruzzo e la testata online Virtù Quotidiane.

C’è voglia di vivere la montagna in modo sostenibile e i numeri lo dimostrano, il Parco Gran Sasso è ormai una vetrina da valorizzare, sviluppare e sostenere: “Vogliamo stimolare un turismo di questo tipo e aiutare i giovani a rimanere su questo territorio, le possibilità sono davvero tante ma c’è bisogno di investimenti e competenze”. 


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