Bussi, il sindaco: autovelox spento da 2 mesi, se arrivano multe sono vecchie

di Redazione | 07 Maggio 2020 @ 11:41 | ATTUALITA'
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BUSSI SUL TIRINO – “L’autovelox è stato spento all’inizio dell’emergenza Coronavirus, non lo abbiamo comunicato proprio perché lo scopo è quello di fungere da deterrente nei confronti degli automobilisti che ancora percorrono quel tratto di strada ad altissime velocità”.

Lo dice il sindaco di Bussi sul Tirino (Pescara) Salvatore Lagatta, per il quale sono “sciocchezze” quelle affermate dall’avvocato Carlotta Ludovici del foro dell’Aquila, che ha curato numerosi ricorsi contro le contravvenzioni elevate dallo strumento installato dall’estate scorsa lungo la strada statale 153.

“Se ci sono multe che stanno arrivando in questo periodo si riferiscono al periodo precedente alla disattivazione”, chiarisce il sindaco a L’Aquila Blog, “come si fa a dire che è ancora in attività?”.

“Il Comune ha fatto tutto in regola – ribadisce il sindaco, nei mesi scorsi bersaglio di aspre polemiche – con l’unico obiettivo di far andare le auto piano su quel tratto, ho sentito dire di tutto”.

“Non mi risulta ci siano tutti questi ricorsi vinti – aggiunge Lagatta – forse solo uno perché il Comune non si è presentato all’udienza”.

“Mi domando perché la stessa cagnara non si è fatta per Manoppello o per Scafa, dove ci sono gli stessi autovelox che funzionano da più tempo e forse fanno anche più multe. Forse perché un signorino dell’Aquila si sentiva orfano di una mancata elezione”, dice il sindaco rivolgendosi a Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Pd che si rivolse con parole durissime al sindaco.

“Lo dico da mezzo aquilano quale sono, non è che gli aquilani in giro abbiano riscosso particolare simpatia, hanno fatto la parte di chi si lamenta e pensa che gli è sempre tutto dovuto a prescindere – rileva Lagatta – è stata una cosa brutta cavalcata dal signorino. Non me la sono sentita di alzare i toni nei confronti di una città che ha subìto già troppi disagi”.

Alle difficoltà che in questo periodo si incontrerebbero nel fare ricorso, denunciate dalla Ludovici, il sindaco risponde infine che “anche se la giustizia è ferma per i ricorsi vale la data della raccomandata, e il Comune da subito ha detto che c’è la possibilità di rateizzare”.

“Per quanto riguarda i miei ricorsi, che sono diverse centinaia, sono state accolte diverse sospensive ma a causa dell’emergenza le udienze sono state rinviate, altrimenti già adesso avremmo avuto delle sentenze definitive”, dice dal canto suo la Ludovici.

“Se riattiveremo l’autovelox? Certo!”, chiosa il sindaco. (m.sig.)


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