Bozza decreto Rilancio: tra aiuti a famiglie e imprese, maxi provvedimento con 258 articoli

Le anticipazioni del ministro D'Incà a SkyTg24

di Redazione | 10 Maggio 2020 @ 15:53 | ATTUALITA'
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Secondo una bozza, ancora non definitiva e suscettibile di modifiche, il maxi decreto prevede un credito d’imposta dell’80%, per un massimo di 80mila euro, per mettere in sicurezza le attività economiche. Per le famiglie, reddito di emergenza e bonus vacanze. Niente Iva per mascherine nel 2020.

Il decreto Rilancio dovrebbe essere un maxi provvedimento con 258 articoli. Lo svela una bozza di questa notte. Le misure vanno da salute e sicurezza al sostegno alle famiglie, alle imprese e all’economia, alla tutela del risparmio e del settore creditizio: tutti aiuti che il governo ha intenzione di mettere in campo contro l’emergenza coronavirus. Dopo la riunione delle 15 a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, alle 17 è previsto il pre-Consiglio dei ministri mentre il Cdm chiamato a dare il via libera al provvedimento potrebbe tenersi tra questa sera o domani.

“Credo che il decreto arriverà nella giornata di domani (lunedì 11 maggio, ndr)”, ha spiegato in mattinata a Sky Tg24 Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento. “A chi si pone domande sul tempo impiegato per procedere alla costruzione di questo decreto rispondo che è un decreto da 55 miliardi di euro. Un valore che nel nostro Paese non si vedeva da molti anni, corrisponde allo spazio di manovra delle ultime 4 o 5 leggi di bilancio”, ha aggiunto.

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Nella bozza del decreto Rilancio – ancora non definitiva e suscettibile di modifiche – è previsto un credito d’imposta dell’80%, per un massimo di 80mila euro, per le spese di investimento necessarie per la riapertura in sicurezza delle attività economiche. La misura riguarda gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19. Ad esempio, gli “interventi edilizi per il rifacimento di spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni”; gli arredi di sicurezza; l’acquisto di “tecnologie per l’attività lavorativa” e di “apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti”. Tra le altre misure, nella bozza si parla della cancellazione definitiva delle clausole di salvaguardia che prevedevano aumenti di Iva e accise a partire dal 2021. Confermato anche il rinvio al 2021 di sugar e plastic tax.

Un credito per le vacanze

Nella bozza c’è anche un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35mila per le vacanze. Il credito è utilizzabile dal primo luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro, 300 euro per le famiglie da 2 persone e di 150 euro per quelle da 1 sola persona. Sarà fruibile nella misura del 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 10% in forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi.

Arriva il Rem, reddito di emergenza

Per le famiglie che non beneficiano di altri sussidi, secondo la bozza, sarebbe in arrivo il Rem, il reddito di emergenza, che sarà riconosciuto “in due quote” tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base al nucleo. Il nuovo strumento sarà gestito dall’Inps. La domanda andrà presentata entro la fine di giugno. Previsto un limite di Isee di 15mila euro e di patrimonio entro i 10mila euro (tetto che può crescere fino a 25mila in base al nucleo e alla presenza di disabili).

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Secondo quanto trapelato, il decreto prevede niente Iva su mascherine, gel disinfettanti e su tutti i dispositivi di protezione anti-coronavirus nel 2020. Dal 2021 tutti questi prodotti avranno l’Iva agevolata al 5%. La norma vale anche per ventilatori polmonari per la terapia intensiva e una serie di altre strumentazioni e dispositivi medici come guanti, visiere, camici, termometri. Iva azzerata anche sugli strumenti per la diagnostica, come i tamponi, e per le attrezzature degli ospedali da campo.


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