Borse di studio, Quaresimale: “Previsti fondi per finanziare tutte le istanze”
di Redazione | 05 Agosto 2022 @ 08:39 | POLITICAPESCARA – La Regione Abruzzo ha avviato con il ministero dell’Istruzione una interlocuzione tecnica per risolvere alcune incongruenze emerse dall’ultimo decreto ministeriale sulle borse di studio. A renderlo noto è l’assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale, rispondendo in questo modo alle reazioni espresse nelle ore scorse dalle opposizioni sul grido d’allarme lanciato dalle associazioni studentesche, in particolare l’Udu. Queste ultime avevano, infatti, denunciato che “scegliere di studiare all’università in Abruzzo sta diventando sempre più una scelta impossibile per chi non gode di buone disponibilità economiche”, in riferimento al fatto che la Cru (conferenza Regione-università) non viene riunita dal 2015 per aggiornare il piano di indirizzo triennale del diritto allo studio. “Quella del consigliere regionale Sandro Mariani (Pd) è una strumentalizzazione politica a fini elettorali – commenta Quaresimale -, che con queste sue dichiarazione dà dimostrazione di non conoscere minimamente le problematiche legate al mondo universitario”.
“Sulle borse di studio – continua l’assessore regionale all’Istruzione Pietro Quaresimale – abbiamo sempre avuto un comportamento coerente, che ci ha portato a finanziare tutte le borse di studio, scorrendo le relative graduatorie. Naturalmente le aziende universitarie sono pronte a pubblicare i relativi bandi e la Regione Abruzzo a garantire tutti i fondi necessari. Su questo fronte, possiamo affermare che i fondi aggiuntivi alle borse di studio sono cosa certa, ma soprattutto che per i prossimi bandi le risorse finanziarie saranno garantite grazie soprattutto ad uno specifico intervento che abbiamo previsto nei fondi europei dell’Fse Plus e dai fondi del Pnrr. Parlare di fallimento della politica regionale in materia di diritto allo studio, come fa il consigliere Mariani – aggiunge Quaresimale -, dimostra un atteggiamento di totale chiusura che porta a non valutare correttamente tutte le circostanze. Lontano, evidentemente, da quello spirito di collaborazione che invece dovrebbe essere centrale per portare avanti, nell’ambito di un confronto generale con tutte le parti interessate e con i rappresentanti politici dei diversi schieramenti, interventi e azioni di supporto agli studenti e alle famiglie”.