Bonus ai sanitari, specializzandi: includere anche noi

di Redazione | 07 Maggio 2020 @ 10:41 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – “Apprendiamo dal dibattito pubblico che anche in Regione Abruzzo si stia sviluppando la encomiabile idea di elargire un bonus a favore del personale sanitario impegnato nella fase di emergenza sanitaria Covid-19, ma ci sembra che i medici in formazione specialistica non siano stati considerati tra le figure beneficiarie”.

Così in una nota Andrea Fidanza, di FederSpecializzandi L’Aquila, che ha preso carta e penna per scrivere al presidente Marsilio: “Fin dal primo anno di formazione la nostra attività professionalizzante si interseca tenacemente con le attività svolte all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Regionale – spiega Fidanza – e l’emergenza non ha fatto altro che confermare l’indispensabilità della nostra figura”.

A Fidanza fanno eco anche gli altri due rappresentanti in Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica, Federica Evangelista e Pierluigi Di Giannatale, dell’Università D’Annunzio: “In questo periodo di emergenza sanitaria si è acuito ciò che quotidianamente viviamo: abbiamo sopperito alla carenza di personale di ruolo, partecipando alle attività assistenziali accanto ad esso, ci siamo integrati alle turnazioni coprendo, e molto spesso superando, lo stesso monte ore. Molti colleghi e molte colleghe, dal primo all’ultimo anno, si sono trovati ad assistere pazienti Covid-19 esulando dalle proprie competenze specifiche”.

La Regione Abruzzo ha infatti previsto dallo scorso mese di marzo forme di contratti di lavoro autonomo e di collaborazione coordinata e continuativa per i medici specializzandi iscritti all’ultimo e al penultimo anno di specifiche discipline, a confermare quanto la presenza e la professionalità degli specializzandi sia cruciale per garantire lo svolgimento delle abituali attività degli ospedali e del territorio.

I tre rappresentanti degli Atenei abruzzesi chiedono congiuntamente che “le tutele e le misure a sostegno degli operatori sanitari coinvolgano anche gli specializzandi dal primo all’ultimo anno di formazione e i corsisti di medicina generale secondo le medesime differenziazioni che saranno adottate per tutti i professionisti che collaborano quotidianamente per garantire la Salute nella Regione”.


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