di Matilde Albani, L’Editoriale – Finita la festa gabbato lo Santo. Proprio così, perché nella tradizionale conferenza stampa di resoconto sulla Perdonanza, il vice presidente del Comitato Alfredo Moroni, ha telegrafato che “le entrate sono state di circa 239mila euro tra contributi pubblici e sponsorizzazioni, che sono il tetto massimo, ed entro la fine del mese avremo un bilancio consuntivo e vi faremo sapere come si è speso”.
Riguardo a costi e spesa, Moroni ha rimandato l’appuntamento appena sono pronti i “conti”, e per quelli che vanno fomentando chiacchiere ha ribadito che “nessuno ha lucrato qualcosa, e anche le maestranze del Comune hanno lavorato in maniera gratuita”. Il resoconto dell’evento, è stato solo un briefing autocelebrativo fatto di numeri, non riferiti a costi dettagliati, ma solo a presenze. Moroni come nel senato romano, ha ripercorso tutte le fasi organizzative dell’evento. Dalle 100 domande arrivate per organizzare gli eventi, ai 25 mila in Piazza Duomo dalla Mannoia, agli 8 mila al concerto dei Sud Sound System e ai 5 mila di Finardi e Paci e il giorno di apertura con la fiaccola.
L’accordo di bon ton con i 72 commercianti per accoglienza e cortesia nei confronti dei turisti, è stato seguito alla lettera, tanto che scaduta la settimana, si è tornati alla normalità. Moroni si è soffermato molto sulla mediaticità dell’evento, sulle presenze dei video nella rete, sulla diretta col satellite grazie a telespazio e infine sul sito internet. Su quest’ultimo e su quello del Comune, non abbiamo trovato, però, traccia del bando per la stampa delle bruchure andate a ruba, e la presunta gara con nove partecipanti. E’ leggermente infastidito Moroni quando torniamo a chiederglielo nuovamente, e ci da appuntamento alla prossima occasione quando ” ribatteranno” i conti. Come da tradizione, quando cala il sipario su ogni Perdonanza, da dieci anni a questa parte, arrivano le solite tiritere su come organizzare e migliorare la prossima edizione. La Perdonanza720 dovrebbe rappresentare il trampolino di lancio per il presunto riconoscimento dell’Unesco previsto per il 2015. Tutto ancora da vedere. Cosa certa, invece, sono alcuni nomi (quasi sempre gli stessi) che faranno parte (gratuitamente?) del Comitato scientifico, già all’opera da metà settembre. Francesco Zimei e Walter Cavalieri, ma anche Walter Capezzali, il Prof. Francesco Sabatini, medievalisti dell’Università e nomi di caratura nazionale. Cialente e Moroni, per evitare che il corteo inciampi nello stand della porchetta e in quello del kebab, vogliono una ricostruzione assolutamente filologica di com’era la Perdonanza, e solo la qualità del Comitato lo può garantire. I tempi della promozione saranno anticipati ad ottobre e già da aprile 2014, Cialente assicura che il programma sarà già in distribuzione. Il resto del Comitato, sotto forma di comparsa, seduto sugli scranni del consiglio comunale, ha fatto praticamente scena muta, perché dopo Moroni è arrivata la ricetta di Cialente che ha lanciato una serie di novità tra cui quella di ridimensionare il corteo civile “un pò ridondante “, e lanciare “un concorso con una fondazione tra le aziende aquilane per premiare il miglior saggio o tesi di laurea nazionali su pezzi di storia della nostra città”. Infine non poteva mancare il raduno dei camperisti.
Nell’intervista il vice presidente del Comitato Alfredo Moroni.
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Servizio e testo di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio