Bagni pubblici, riaperti a Viale Ovidio temporaneamente. Gli altri progetti del comune
di Alessio Ludovici | 04 Gennaio 2023 @ 18:07 | ATTUALITA'
L’AQUILA – In occasione della fiera dell’Epifania sono stati riattivati, già da stasera, i servizi igienici di Viale Ovidio nei pressi del circolo tennis. Resteranno aperti almeno fino a domenica, poi si vedrà come procedere, in attesa di dargli una sistemata ancora migliore e in attesa di bandire una gara ci ha spiegato Dino Tarquini del Settore Patrimonio del Comune dell’Aquila. Ci sono 50mila euro disponibili stanziati dal Comune per garantire il servizio. Ad occuparsi dell’apertura, per il momento, sarà invece l’asd Sam con i propri volontari.
Un piccolo segnale che è stata l’occasione per fare il quadro del resto dei bagni pubblici in centro storico. Quelli storici di piazza Palazzo sono chiusi, molti anni addietro c’era una dipendente comunale a gestire le aperture, altri tempi ed altre esigenze di orari. Per rivederli in funzione, inoltre, bisognerà attendere i lavori di riqualificazione della piazza, nel cui progetto sarà previsto anche il rifacimento dei bagni per adeguarli alle norme e alle esigenze della nostra epoca.
Nella la zona della Basilica di Collemaggio ci sono quelli del parco del Sole anche se, è emerso anche durante una seduta sul turismo della Prima commissione consiliare, sono un po’ minimali e risultano un pò fuori mano rispetto alla basilica.
Infine, una novità, perché in intere, spiegano in Comune, c’è anche la realizzazione di bagni pubblici in zona San Bernardino.
Il nodo, come sempre, sarà la gestione, è difficile trovare soggetti pronti ad incollarsi la gestione di questi servizi, soprattutto se gratuiti e non a caso in tantissime città è prevista comunque una piccola tariffa a carico dell’utente.
Fino a inizio 2002 c’erano sei dipendenti, tutti sotto la legge 68/99 per l’assunzione delle categorie protette, della Cooperativa Sociale Soledaria a garantire il servizio. A gennaio 2022 scadde la proroga dell’affidamento. A sollevare la vicenda, anche a livello istituzionale, era stato Paolo Romano, oggi consigliere comunale del gruppo L’Aquila Nuova, che aveva chiesto la convocazione di una Commissione di vigilanza sul tema.