Asl L’Aquila e parti sociali, fumata nera. Cgil: “Nessuna risposta”. Passo Possibile: “Incontro surreale”
di Redazione | 20 Giugno 2023 @ 15:48 | POLITICA
L’AQUILA – “La riunione odierna con la ASL 1 ha certificato la debolezza e l’inadeguatezza degli attuali vertici”, così la CGIL e le sigle che hanno aderito alla manifestazione dei giorni scorsi commentano l’incontro tra l’azienda sanitaria e le parti sociali.
“Se vi fosse stato bisogno di conferme circa la debolezza ed inadeguatezza degli attuali vertici della ASL 1, la riunione odierna ha certificato il giudizio. Nessuna risposta sui temi posti. Incredibili rimandi di responsabilità alla politica regionale, che peraltro tale assetto ha dato alla ASL1.”
“In un drammatico gioco delle parti loro sono i buoni, i volenterosi, i coerenti e gli altri, cioè i loro mentori i cattivi. Nessuna assunzione di responsabilità. Vi è sempre un impedimento, le problematiche rimangono prive di soluzioni.Sui Nuclei di Cure Primarie siamo alla farsa. Sono intenzionati a procedere alle sostituzioni dei medici usciti per pensionamento ma incredibilmente non conoscono le capienze del loro Bilancio e dei vari fondi che lo compongono. Altrimenti certamente procederebbero.”
“Sulle Case di Comunità , confermano determinazioni incomprensibili, dettate da convenienze economiche e non dai bisogni delle cittadine e dei cittadini. Pertanto le stesse sia a L’Aquila che a Sulmona sorgeranno all’interno dei nosocomi cittadini, ben distanti da quel concetto di medicina territoriale di prossimità tanto reclamata ed anelata durante la dura fase pandemica. Allo stesso tempo si prospettano mirabolanti projet-financing tesi a realizzare parcheggi certo utili, ma che non risolvono i problemi dell’assistenza sanitaria delle nostre comunità. Fastidio e mancate risposte la cifra della riunione. Fastidio nel produrre e consegnare atti, nel renderli disponibili, nel comunicare. Risposte tutte volte a giustificare se stessi e rispedire le responsabilità alla Politica”.
“Tante, troppe quasi tutte inevase le richieste poste nella Piattaforma prodotta dalle scriventi. Ancora hanno bisogno di tempo. Lo stesso che i fruitori dei servizi sanitari spesso non hanno. Lo stesso che loro provano a guadagnare, mentre le problematiche tutte rimangono senza risposta. Esternalizzazioni, liste di attesa, emergenza urgenza, salute mentale,consultori, hackeraggio e furto dei dati gli altri temi posti alla loro attenzione. Risposte evasive e di circostanza. Impegni pochi e formali. Sostanza nulla. Saremo riconvocati. Noi saremo come sempre presenti e determinati ad ottenere le risposte ai bisogni posti. Il tempo però è fattore determinante. Non siamo disposti ad ulteriori rimandi, non accetteremo ulteriori giustificazioni. Siamo pronti a continuare la mobilitazione e se necessario ad alzare il livello della stessa.”
I commenti della politica
“Un incontro surreale” così il Gruppo di “IL PASSO POSSIBILE”. “Manifestiamo dissenso verso le esternazioni del Direttore generale Romano, che è arrivato persino a definire “narrativa” quelle tante criticità in cui versa la sanità aquilana, con l’unico obiettivo di far passare demagogicamente il messaggio che tutto sia a posto e nella norma”.
“Con buona pace del Dott. Romano purtroppo non è così e se la sanità aquilana da troppo tempo è in condizioni disperate, per usare il gergo medico, con un drammatico abbassamento dei livelli di programmazione, è anche per la sua inadeguatezza nel gestirla.”
“Nessuna risposta – insiste il gruppo del consigliere Americo Di Benedetto – dai vertici ASL,poi, su cosa fare dei nuclei di cure primarie ( non si sa nulla nemmeno delle capienze messe a bilancio e non è stata fornita prova su ipotetici aggravi di costi rispetto a prima !), conferme invece sulla (folle) volontà di realizzare le case di Comunità all’interno degli Ospedali, in primis il San Salvatore, con ciò andando nella direzione contraria per le quali, invece, erano state previste e finanziate dal PNRR, cioè di creare strutture che offrissero servizi di assistenza sanitaria proprio laddove il territorio ne fosse sprovvisto (!)
“Oltre alle solite e prevedibili dichiarazioni autoassolutorie circa il proprio operato” il commento di Giorgio Fedele, consigliere regionale del M5S – il Direttore Romano ha aggiunto poco o nulla. Non potendo controbattere alle contestazioni a lui rivolte in merito alle tante, troppe, difficoltà che rendono drammatico il quadro della sanità provinciale, continua a prendere tempo, a parlare di documenti che verranno resi pubblici e a rimandare a ulteriori incontri. Il gioco è chiaro: prendere tempo sperando di sfiancare chi lo contesta e cercando di nascondere le responsabilità sempre più evidenti in capo alla Direzione strategica. Chi continua a essere vittima di questo scenario sono però i cittadini”.