Asl 1, nuclei di cure primarie: approvata sostituzione di due medici
Nei giorni scorsi la dura nota dei sindacati dei medici, i quali a distanza di mesi dall'avvio delle trattative avevano denunciato l'inerzia della Asl
di Redazione | 22 Settembre 2022 @ 10:51 | SALUTE E ALIMENTAZIONE
L’AQUILA – “Come era già stato anticipato nel corso dell’incontro con le associazioni sindacali di categoria, svoltosi negli uffici della A.S.L. lo scorso giovedì 15 settembre, la Direzione aziendale ha approvato in data odierna le delibere per la sostituzione di due medici di medicina generale nella forma associativa dei Nuclei di Cure Primarie, uno nel gruppo PTA di San Gregorio ed uno nella Marsica”. Lo comunica in una nota la direzione aziendale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. “La misura adottata dalla A.S.L. si aggiunge a quelle già messe in campo di recente dall’attuale Direzione – si legge nella nota -, che con cinque precedenti provvedimenti aveva già consentito l’inserimento di 11 medici di medicina generale nell’associazionismo di gruppo delle diverse aree territoriali della provincia”. Nei giorni scorsi la dura nota dei sindacati dei medici, i quali a distanza di mesi dall’avvio delle trattative avevano denunciato l’inerzia della Asl.
“La Asl dell’Aquila non procede nelle sostituzioni dei medici di famiglia andati in pensione. Oggi con questi tagli si rischia di ridimensionare le uniche strutture sanitarie di prossimità di cui dispongono i cittadini”,
avevano scritto in una nota Fimmg, Smi, Snami e Cgil.
“E’ di tutta evidenza, con atti concreti e fuori dalle polemiche strumentali, – dichiara la Direzione aziendale – la forte attenzione che la Direzione riserva alla tutela ed al potenziamento delle cure primarie nelle sue diverse modalità associative. In questa prospettiva è già stata avviata la pianificazione nel territorio provinciale delle case della comunità, con l’organizzazione delle relative unità complesse di cure primarie, a garanzia di una assistenza di prossimità in risposta ai bisogni soprattutto delle persone più fragili e degli anziani.
Siamo sicuri – conclude la Direzione – che con i medici di medicina generale si possa continuare fattivamente una collaborazione proficua e rispettosa delle norme in vigore, per affrontare con successo le imminenti sfide di una riorganizzazione e riqualificazione dell’intera medicina territoriale”.