di Maria Cattini – L’Aeroporto dei Parchi, “primo scalo privato d’Italia”, riceverà altri 10.000 mila euro dal Comune dell’Aquila in occasione dell’annunciato e tanto sospirato primo volo dimostrativo previsto per il prossimo 19 dicembre.
Un bel regalo di Natale che la Giunta comunale non ha proprio voluto far mancare alla XPress, la società che per 20 anni si è impegnata a gestire la struttura aeroportuale. Mentre le destinazioni e gli orari dei voli rimangono tutt’ora ignoti, proprio come previsto dall’innovativo “marketing del mistero” al quale siamo ormai abituati in città.
10 mila euro donati senza alcun imbarazzo vista “l’importanza strategica” che i politici aquilani riconoscono all’aeroporto. Poco importa se nella convenzione con la XPress la stessa si impegna a farsi carico di tutti i costi di gestione. E chi se ne frega se il presidente del corso di laurea in management e sviluppo dell’Università di Chieti, Nicola Mattoscio, proprio oggi dalle colonne de “Il Messaggero”, censura gli sperperi e la mancanza di una politica più virtuosa, ammonendo che “il tempo dei doppi aeroporti e della concorrenza interna è finito”.
Alla fine chi ricorda più le intemerata del Sindaco Cialente che giurava e spergiurava su FaceBook che “l’Aeroporto non costerà una lira al Comune”. Una lira no, ma gli ultimi 10 mila euro vanno ad aggiungersi ai quasi altri 2 milioni già spesi con i soldi delle nostre tasse.
Alla fine che sono 10 mila euro? Con quella misera cifra il Signor Trevi, a mala pena, ci potrebbe noleggiare un vecchio bimotore per mollare l’ennesimo pacco a quattro bifolchi che credono ancora a Babbo Natale. Ma non è certamente il caso dell’Aquila.
Quindi, come scriverebbe su FaceBook l’Assessore all’Aviazione, la pediatra Emanuela Iorio, è proprio il caso di dire: “Evviva, Evviva finalmente si vola e…un ricco e Felice Natale a tutti voi!”