Apicoltura: Imprudente, un milione di euro per le aziende abruzzesi
di Redazione | 22 Febbraio 2023 @ 15:18 | AMBIENTE
Elemento essenziale dell’intervento, è che le arnie siano collocate in aree dall’elevato valore naturalistico e che, al loro interno, l’azione di impollinazione sia ritenuta fondamentale per la salvaguardia degli ecosistemi. A tal proposito, è stato presentato nell’ambito di un importante tavolo tecnico alla presenza di operatori e associazioni di categoria, l’accordo operativo tra Regione Abruzzo Dipartimento Agricoltura e Università degli Studi dell’Aquila – facoltà di scienze ambientali. Durante l’incontro sono emersi elementi utili a perfezionare l’intervento ed è stata illustrata la relazione predisposta dall’Università, proprio con i riferimenti alla Carta delle aree ammissibili dove poter trasferire gli alveari, con specifiche indicazioni riguardo agli habitat, alle specie botaniche e ai relativi periodi di fioritura. “Il bando ‘Impegni per l’apicoltura’ – spiega il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente – rappresenta un’occasione importante per il comparto, un primo passo per tutelare le aziende apistiche abruzzesi. Le attività di supporto poste in essere dal tavolo tecnico – continua Imprudente – svolte dall’Università, d’intesa con associazioni e operatori del settore, renderanno maggiormente incisivi e calibrati gli interventi che la Regione Abruzzo opererà per supportare le pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità”. Secondo i dettami dell’intervento, le domande dovranno essere inviate all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) entro il 15 maggio 2023 per ottenere contributi che verranno erogati per 5 anni. Durante il tavolo tecnico è stato altresì presentato l’applicativo (web-Gis) che contiene al suo interno sia la rete dei comuni ammissibili che la mappa interattiva degli habitat idonei per il posizionamento degli alveari. “L’intervento – conclude Imprudente – mira a supportare gli apicoltori nella loro attività, mediante un sostegno economico a copertura dei maggiori costi e minori guadagni in aree che, non essendo interessate da forme di agricoltura intensiva, risultano meno redditizie”.