Ricorderete come, nello scorso novembre, una delegazione del Comune dell’Aquila, insieme alla Camera di Commercio e la Cna, organizzò un viaggio in Cina, avvolto dal massimo riserbo, grazie al quale L’Aquila, avrebbe avuto una occasione di ritorno industriale grazie anche a Xu Quilin, l’imprenditore del sol levante conosciuto come Giulini, che ha lanciato il mercato tessile a Prato, dove dimora da venti anni, e che nella cittadina di Chuzhou sta portando a termine il maxi centro commerciale “I principi d’Italia”.
La delegazione aquilana, in realtà, avrebbe potuto raggiungerlo anche a Prato (circa tre ore di automobile), ma ha preferito “comprendere il territorio” e salire su un aereo. Giulini, potentissimo uomo d’affari e primo cinese iscritto a Confindustria, che ha avuto il prezioso ruolo del cicerone nella missione portata a termine dal Comune, in queste ore, è a L’Aquila per incontrare le aziende interessate all’area espositiva. Tutto questo, dovrebbe concretizzarsi dentro un palazzone di ventitré piani a Quanjiao in una zona di espansione industriale, dove la delegazione aquilana ha fatto tappa quattro giorni. Ad oggi, nonostante le nostre richieste, non sappiamo chi ha pagato il viaggio, né tantomeno i frutti dell’operazione, immortalata nelle fotografie divulgate dal Comune, dove è visibile lo straordinario successo e la firma dell’accordo di programma per il gemellaggio con la città cinese. Se i costi dell’operazione sono ancora strettamente riservati, a casa, almeno, abbiamo portato qualche risultato utile ? Secondo il Vice Presidente della CCIAA, Agostino Del Re, raggiunto con i nostri microfoni, lo “scambio istituzionale” (l’ente camerale ha deliberato per lui una somma di 2500 euro), come lo definisce, è stato uno strepitoso successo. Almeno una trentina di aziende, sarebbero interessate a varcare la grande muraglia per guadagnare un prestigioso spazio espositivo. La domanda è d’obbligo. L’investimento richiesto, potrà davvero fare da volano all’economia aquilana con la valorizzazione di prodotti tipici, o farà la fine delle aziende marchigiane che volevano costruire barche e motoscafi nel nucleo industriale di Pile? O ancora, non si arrabbieranno quelli dell’Aeroporto dei Parchi, che di spazi commerciali, non ne hanno piazzato ancora uno? Intanto, per la precisione, agli espositori, sarà imposta una selezione all’entrata che si basera’ anche sul fatturato con una percentuale sulle vendite. L’intervista al vice presidente della Camera di Commercio…
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Servizio e testo di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio – L’Editoriale