di Stefania Aquilani – Vai in vacanza in Austria per farti una bella sciata tra le montagna innevate e capita che ti imbatti in un gruppetto di quattro amici aquilani, rigorosamente sposati e noti professionisti che, dopo aver lasciato le famigliole a pochi chilometri di distanza in alberghi a cinque stelle, stanno in fila, lontano da occhi indiscreti, per entrare al Club Wellcum, hotel del benessere e dell’erotismo dove lavorano centodieci ragazze assunte con l’obiettivo di animare un vero e proprio albergo di lusso al servizio dei turisti del sesso.
Il Club Wellcum di Hohenthurn, paesino di 800 anime rigorosamente cattoliche, a cinque chilometri da Tarvisio, è uno dei fenomeni di costume di questo inverno. Le ragazze, tutte bellissime, sono quasi tutte dell’Est europeo, romene, soprattutto. Soltanto tre italiane: una romana, una pugliese e una siciliana. Tutte lavoratrici autonome a partita Iva.
A Hohenthurn una cordata tedesco-svizzera ha deciso di investire poco meno di 11 milioni di euro e in Austria queste strutture le puoi costruire senza troppi problemi. Wellness Hotel & Erotik è costato finora 9 milioni di euro. In un’ala separata dalla struttura estesa su oltre 10 mila metri quadrati, inclusa l’area esterna, si trovano 42 camere eleganti per visititori che puntano a fermarsi anche una notte intera. Biglietto d’ingresso: 79 euro dal lunedì al venerdì e 89 nel fine settimana che danno diritto all’accappatoio e sandali, doccia, sauna, bagno turco e Jacuzzi, pasto al self service e analcolici gratis. Per il sesso si paga mezz’ora, 70 euro, poi si va a trattativa privata. Anche le ragazze pagano l’ingresso, 60 euro più 25 di tasse allo Stato. Si entra, ci si spoglia, e con l’accappatoio bianco e nulla sotto si può usufruire dei servizi della struttura in questa Disneyland del sesso a pagamento. Fuori fa freddo ma dentro la temperatura è più che calda e le ragazze girovagano nude tra i clienti.
In Austria la prostituzione è consentita ed è regolamentata per legge, con norme che riguardano sia le modalità di svolgimento, sia gli aspetti sanitari, a tutela dei clienti e delle donne che la esercitano. Non solo, rientrando a tutti gli effetti nel settore economico terziario, le prestazioni sono soggette al fisco, con beneficio per l’erario e per le casse del Comune.
Basta stare lontano da asili, scuole e chiese.