Amministratori di condominio, animatori, fisioterapisti, bibliotecari, pubblicitari e consulenti fiscali: si tratta di alcune delle cosiddette “professioni non regolamentate o non protette”, le quali si sono diffuse nel nostro paese di recente, affiancando quelle piu` tradizionale e legate all’appartenenza a un ordine.
E` stato approvato, in via definitiva, dalla Camera il disegno di legge n. 3270.
Le nuove norme definiscono “professione non organizzata in ordini o collegi” l`attivita` economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attivita` riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell`articolo 2229 del Codice civile, e delle attivita` e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
Con questa legge viene introdotto il principio del libero esercizio della professione fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica del professionista.
Viene, inoltre, consentito al professionista di scegliere la forma in cui esercitare la propria professione riconoscendo l’esercizio di questa sia in forma individuale, che associata o societaria o nella forma di lavoro dipendente.
I professionisti possono costituire associazioni professionali (con natura privatistica, fondate su base volontaria e senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva) con il fine di valorizzare le competenze degli associati, diffondere tra essi il rispetto di regole deontologiche, favorendo la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza.
Nei prossimi mesi il Ministero dello Sviluppo economico provvedera` a redigere l`elenco delle professioni che rientrano nell`ambito di questa nuova legge.