Amabili fandonie
Una riflessione di Luca Bruno
di Redazione | 05 Aprile 2020 @ 18:20 | RACCONTANDOIn questi giorni di “fermo biologico” dal lavoro, avanza il tempo per scorrere i post che vengono pubblicati sui social network.
Quello che colpisce è il martellante messaggio dal sapore difficilmente definibile come politico che ambedue i contendenti in lizza propagano attraverso inconsapevoli (forse) sostenitori. Quasi ci si trovasse ad assistere ad una partita di calcio tra due squadre: una di centrodestra e l’altra di centrosinistra. Chi frequenta gli stadi sa bene che i tifosi non sono proprio il paradigma del galantuomo e urlano le offese più orribili e qui irripetibili all’indirizzo dei tifosi e della squadra avversaria. E così oggi, quando si naviga su internet, si incrocia proprio quel tifo da stadio, quel fraseggio assolutamente destituito di fondamento.
Vien fatto di chiedersi perchè.
Perché dinanzi alla morte di decine di migliaia di persone c’è gente così miserabile che specula sulla catastrofe internazionale solo per arrivare al potere o per conservarlo.
Perché poi mettere in moto la macchina del fango quando è abbastanza chiaro che quelle offese e quelle menzogne non potranno mai fare breccia su un elettorato diversamente orientato e forse rischiano di disorientare pure i propri supporters.
Perché non si poteva cogliere l’occasione per abbassare i toni della discussione, arrivare finalmente a navigare tutti verso lo stesso porto, seguire tutti la stessa rotta, remare tutti nella stessa direzione.
Perché dire falsamente che il Governo ha stanziato “solo” 400 milioni di €uro per le famiglie, il che diviso 60 milioni fa scarsi 7 € a testa.
Perché dire falsamente che l’ospedale attrezzato alla fiera di Milano può ospitare solo 24 posti.
Perché proporre un vergognoso disegno di legge mirato a preservare da conseguenze giudiziarie i datori di lavoro, i medici e gli altri sanitari ove coperti dal marchio del Covid 19.
Perché affermare falsamente che la proposta di legge dell’avversa parte politica mirata a scriminare l’attività dei sanitari oggi impegnati negli ospedali era invece un disegno ordito ai danni degli stessi sanitari.
Potrei continuare con un interminabile elenco di “amabili fandonie”, come diceva un indimenticabile principe del foro aquilano nonché nonno di miei cari colleghi.
Purtroppo temo che le risposte a tutti gli interrogativi che il web mi suggerisce affondino la loro radice proprio nello scadimento del livello dei costumi, degli uomini e della discussione politica: oggi non ci sono più Sturzo, De Gasperi, Fanfani, Moro, Donat Cattin, Berlinguer, Amendola, Togliatti, Nenni, Spadolini, La Malfa, Saragat, Almirante. E anche qui potrei ancora aggiungerne decine e decine di un livello culturale, morale, operativo talmente superiore a quello medio odierno che gli attuali non potrebbero neppure lucidare le scarpe ai nostri padri costituenti. E così, grazie a comici cabarettisti fulminati sulla via di Damasco e così miracolosamente diventati depositari della verità assoluta, ex rivenditori di bibite allo stadio, ex dj inopportunamente prestati all’avvocatura, puttanieri seriali travestiti da tycoon televisivi, imbonitori di provenienza scoutistica, addetti stampa provenienti direttamente dagli studi del Grande Fratello, segretari politici di infimo livello scolastico o altri che esternano le loro esibizioni direttamente dalle discoteche della riviera romagnola inebriati e non solo da gustosi e colorati cocktails, abbiamo assistito ad una selezione di chi amministra la cosa pubblica non più all’altezza dei nostri anni migliori.
Purtroppo però la decadenza del livello e dello spessore umano o, meglio, umanistico di chi siede oggi nei palazzi del potere, sia esso di centrodestra sia esso di centrosinistra, ha finito per silurare chi in effetti sarebbe ancora in grado di discernere, ragionare con calma e non affidare alla sola lingua la propria capacità operativa.
Abbiamo assistito negli ultimi anni non solo ad un crollo verticale del livello culturale del dibattito politico ma ad una vera e propria selezione della specie mediante eliminazione di persone capaci e credibili anche agli occhi di Paesi stranieri: memorabile quello “stai sereno” foriero di una clamorosa pugnalata alle spalle. Sono stati eliminati via via ministri capaci nei dicasteri più delicati nel nome di mai specificati meriti al punto che oggi assistiamo allibiti allo spettacolo di un Ministro che si reca in aeroporto ad accogliere carichi di mascherine e non si vede mai affrontare le vere e serie problematiche di politica internazionale. Un altro Ministro che promuove la riforma della prescrizione come fosse la panacea di tuti i mali della giustizia italiana e che doveva essere solo l’inizio di una riforma organica del codice di procedura penale: sono passati anni e ancora quella riforma non vede la luce. A questo punto scrivere la riforma solo degli articoli che riguardano la prescrizione dei reati e consentirne l’immediata entrata in vigore è stato come scrivere l’ultima pagina di un libro senza aver scritto nessun altro capitolo, insomma una vera vergogna nazionale. Sorge allora il dubbio che non ci troviamo dinanzi a uno Zanardelli, a un Vassalli e, ahimè, neanche a un Rocco ma a un semplice ex D.J. assolutamente incapace di reggere il confronto con chi lo ha preceduto.
Si potrebbe continuare anche con altri settori della cosa pubblica e chiedersi ancora perché si continuino a finanziare imprese belliche e forniture militari miliardarie malgrado i governi che si sono succeduti presentino colorazioni assolutamente diverse; perchè poi abbiano invece drasticamente tagliato la spesa sanitaria di cui oggi invece tanto si riempiono la bocca palleggiandosi quella responsabilità che invece li accomuna inesorabilmente. E così tutte queste reciproche accuse di uguale e contrario contenuto finiscono per annullarsi a vicenda ma, montate ad arte dai rispettivi esperti di comunicazione, finiscono nella rete, vengono intercettate e amplificate dai “tifosi” e diventano inesorabilmente quelle “amabili fandonie” di cui tutti oggi faremmo volentieri a meno!