Alloggi universitari, la protesta delle tende anche all’Aquila
di Redazione | 18 Maggio 2023 @ 06:00 | POLITICA
L’AQUILA – Arriva anche all’Aquila la protesta delle tende. Ieri flash mobilità dell’Unione degli Universitari per accendere nuovamente i riflettori sulla residenzialità universitaria in città: “Sulla scia delle manifestazioni nazionali sul tema della residenzialità, come UDU L’Aquila abbiamo deciso di denunciare la situazione che viviamo nella nostra città. Ad oggi l’intenzione dell’ADSU è di chiudere Campomizzi e di creare una sorta di studentato nella struttura “il Moro” dell’ATER, in una zona mal collegata e con grandi difficoltà nel raggiungere i poli universitari, senza servizi quali la mensa, aule studio e bar.”
“Crediamo che questa soluzione sia inaccettabile” spiegano gli studenti. “Non verrebbero garantiti agli studenti dei servizi essenziali per il proseguimento dei loro studi. Campomizzi è l’unica soluzione che garantirebbe una residenza ben collegata, vicino le zone centrali e capace di ospitare, a pieno regime, più di 300 studentesse e studenti. Chiediamo di restare a Campomizzi, dotata di collegamenti e di tutti i servizi che uno studentato dignitoso deve avere. Vogliamo che sia garantita la residenzialità e con essa il diritto allo studio in questa città”. Sulla protesta di ieri è intervenuto Alessandro Tettamanti, coordinatore del tavolo Politiche sociali della Costituente democratica “L’Aquila Domani”: “La protesta dell’Unione degli Universitari (UDU) ci dice che anche all’Aquila gli studenti hanno i loro problemi con l’affitto e che l’Amministrazione in realtà non sta facendo niente per risolverli”. “Al di là del prezzo, talvolta aumentato, il problema più evidente all’Aquila è proprio quello di trovarla una camera”, continua Tettamanti. “Così mentre alcuni fuori sede, erasmus compresi, quest’anno sono stati costretti ad andar via – rimbalzati da una città che si definisce universitaria – molti appartamenti, compresi quelli pubblici, sono vuoti. Il caso più clamoroso resta quello del collegio di merito ‘Ferrante d’Aragona’ costituito dal Comune e le due università aquilane” prosegue Tettamanti che nella nota torna a chiedere anche un gestione diversa del Progetto Case.