Aiuti a imprese e autonomi, l’Inps L’Aquila: “Impossibile indicare tempistiche”

di Marco Signori | 26 Marzo 2020 @ 08:03 | ATTUALITA'
INPS
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L’AQUILA – Se il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha di fatto lasciato intendere che i tempi per le erogazioni a imprese, lavoratori autonomi e dipendenti privati sono incerti, dalle diramazioni territoriali dell’Inps arriva la conferma del fatto che è piuttosto inverosimile credere che nel giro di pochi giorni, cioè entro la fine del mese, chi è rimasto senza reddito possa avere un sostegno dallo Stato.

Il decreto legge Cura Italia ha stanziato 25 miliardi per i primi provvedimenti a sostegno dell’economia colpita dall’emergenza Coronavirus: la domanda per la cassa integrazione con la causale Covid-19 potrà essere presentata “entro pochissimi giorni – ha detto Gualtieri – e il pagamento da parte dell’Inps avverrà entro 30 giorni dalla domanda”, vale a dire che chi è rimasto senza stipendio vedrà addebitarsi il sostegno solo il mese prossimo.

“Relativamente agli accrediti è impossibile dare tempistiche certe”, dice senza mezzi termini il direttore provinciale Inps dell’Aquila Gianmario Zuccalà, “poiché dipenderà dai volumi di pratiche da lavorare ma anche, e soprattutto, dalla presentazione delle domande da parte delle aziende”.

Zuccalà, che ha rilasciato una lunga intervista a L’Aquila Blog, fa anche osservare come “i tempi di risposta saranno necessariamente brevi, ma perché tale risposta sia efficace è fondamentale che la normativa sia compiuta e puntuale, dato che ad oggi è ancora oggetto di definizione”.

Dottor Zuccalà, l’Inps come si è organizzata per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e dare risposte al mondo del lavoro?

L’Inps, sin dai primi momenti dell’emergenza, ha utilizzato le proprie risorse umane e strumentali per riadattare tutte le tipologie di prestazioni erogate al fine di poter dare risposta ai lavoratori, alle famiglie, alle imprese. Il livello avanzato dei servizi informativi dell’Istituto ha consentito agli utenti di interagire tramite il potenziamento dei canali telefonici e telematici perfettamente operativi e assicurati dal servizio di sportello telefonico provinciale, attivo dal lunedì al venerdì dalle 08,30 alle 12,30 al numero 0862-576333. In definitiva pur considerando i tempi di riconversione, non c’è stata alcuna sensibile interruzione dei servizi e la struttura si sta predisponendo giorno per giorno per fornire in tempi strettissimi tutte le prestazioni che via via vengono istituite con i dpcm che si stanno succedendo.

Dopo il decreto Cura Italia, si è parlato di circolari Inps dalle quali aspettarsi l’applicazione pratica delle misure straordinarie. Quando arriveranno?

La risposta esecutiva alle disposizioni del governo è competenza della direzione generale, che quotidianamente aggiorna le sedi territoriali sulle evoluzioni. I tempi di risposta saranno necessariamente brevi, ma perché tale risposta sia efficace è fondamentale che la normativa sia compiuta e puntuale, dato che ad oggi è ancora oggetto di definizione. Va precisato, peraltro, che ogni istituto giuridico seguirà un proprio percorso normativo e quindi procedurale, per una risposta organica del sistema welfare all’emergenza si dovrà attendere la fine di questo periodo anche solo per poter quantificare l’entità delle risorse necessarie.

Cassa integrazione e Fondo di solidarietà: ricordiamo in modo sintetico e di facile comprensione quanti e quali sono e quali settori interessano.

I fondi di solidarietà forniscono strumenti di sostegno al reddito (es. un assegno in genere di importo almeno pari alla cassa integrazione guadagni) in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa dei lavoratori dipendenti di aziende appartenenti a settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale. Alcuni fondi, inoltre, erogano prestazioni integrative rispetto a quelle pubbliche in caso di cessazione del rapporto di lavoro (prestazioni emergenziali), nonché, in presenza di determinati requisiti, assegni straordinari a favore di lavoratori coinvolti in processi di agevolazione all’esodo fino alla maturazione del diritto alla pensione. Il Fondo d’Integrazione Salariale (Fis) costituisce una gestione dell’Inps e gode di gestione finanziaria e patrimoniale autonoma. Il Fondo comprende tutti i datori di lavoro, anche non organizzati in forma d’impresa, che occupano mediamente più di cinque dipendenti, che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria e che appartengono a settori nell’ambito dei quali non sono stati stipulati accordi per l’attivazione di un Fondo di solidarietà bilaterale o di un Fondo di solidarietà bilaterale alternativo. Il Fis mette a disposizione interventi a sostegno del reddito nei confronti dei lavoratori la cui attività lavorativa è sospesa o ridotta in relazione alle causali previste in materia di cassa integrazione guadagni ordinaria (a eccezione delle intemperie stagionali) o straordinaria (a eccezione del contratto di solidarietà) ovvero ridotta al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale (circolare 9 settembre 2016, n. 176). In particolare il Fondo eroga l’assegno di solidarietà, in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro che occupano mediamente più di cinque dipendenti, compresi gli apprendisti, nel semestre precedente la data di inizio delle sospensioni o delle riduzioni di orario di lavoro. Il Fis eroga, inoltre, l’assegno ordinario in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro che occupano mediamente più di quindici dipendenti, compresi gli apprendisti, nel semestre precedente la data di inizio delle sospensioni o delle riduzioni di orario di lavoro. Le prestazioni del Fis spettano ai lavoratori con contratto di lavoro subordinato, compresi gli apprendisti con contratto di lavoro professionalizzante e con esclusione dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio. Non spettano ai lavoratori con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma d’istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e i lavoratori con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca. L’assegno di solidarietà è garantito ai lavoratori di datori di lavoro che, al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale nel corso della procedura di licenziamento collettivo, o al fine di evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo, stipulano accordi collettivi aziendali che stabiliscono una riduzione di orario con le organizzazioni sindacali più rappresentative. Agli assegni ordinari, invece, possono accedere tutti i lavoratori interessati da riduzione dell’orario di lavoro o sospensione dell’attività lavorativa per cause previste dalla normativa in materia d’integrazione salariale ordinaria o straordinaria, con le eccezioni sopra richiamate e, dunque, per cause non dipendenti dalla volontà del lavoratore o del datore di lavoro. L’integrazione salariale deve essere concessa per il tempo necessario alla ripresa dell’attività produttiva interrotta. La Cassa Integrazione Guadagni per l’industria e l’edilizia integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l’attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato. La Cassa Integrazione Guadagni, potrà essere adita sia in forma Ordinaria (Cigo) che in forma straordinaria in occasione dell’emergenza Covid–19. Nell’attuale contesto emergenziale è stato innovato il beneficio rendendolo adatto alle particolari esigenze. L’Istituto sta provvedendo per mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati, nel più breve tempo possibile, le procedure telematiche per inviare le domande di accesso ai trattamenti previsti.

Può indicare i tempi entro i quali i lavoratori dipendenti riceveranno il primo accredito della Cassa integrazione? Saranno uguali per tutti i settori e quindi per tutti i tipi di Cig?

Le procedure che l’Istituto attiverà, sulle quali chiaramente non posso esprimermi per ragioni di opportunità, saranno aperte contestualmente per tutte le categorie. Relativamente agli accrediti è impossibile dare tempistiche certe poiché dipenderà dai volumi di pratiche da lavorare ma anche, e soprattutto, dalla presentazione delle domande da parte delle aziende.

Per i lavoratori autonomi sono state previste 600 euro una tantum. Quando e in che modalità saranno erogate?

Il provvedimento è di prossima uscita, non sarebbe quindi corretto anticiparlo a mezzo stampa. Quello che ad oggi sappiamo con certezza è che il contributo è rivolto ai lavoratori autonomi iscritti all’Inps e che quindi non hanno una cassa autonoma. Il contributo sarà oggetto di un’implementazione procedurale che sarà disponibile non appena si avrà il quadro normativo completo. Si tratta di indennità previste per il mese di marzo 2020 dell’importo pari ad euro 600, non soggette ad imposizione fiscale.

Secondo una circolare del 23 marzo, “le domande di accesso al trattamento di Cigo devono essere inviate telematicamente entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa”. Questo non lascia presagire una tempistica adeguata a far sì che i lavoratori non rimangano per lunghi periodi senza entrate.

Le tempistiche che lei indica sono individuate al fine di poter consentire a tutti i datori di lavori di avere tempi ampi per non perdere l’accesso al beneficio in favore dei dipendenti. Questo rappresenta quindi una garanzia in più e non indica necessariamente i tempi di lavorazione delle pratiche da parte dell’Inps.


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