Agricoltura, le frontiere della nuova Pac

Rampazzo (Coldiretti Abruzzo): "I giovani riscoprono il settore, la nuova politica agricola comunitaria opportunità per rinnovarsi e per tutelare l'ambiente"

di Marianna Gianforte | 09 Febbraio 2023 @ 05:17 | AMBIENTE
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L’AQUILA – Come cambia l’agricoltura e quali opportunità si aprono per le aziende e le produzioni tipiche dell’Aquila: di questo si è parlato nell’incontro di ieri sera nella sede della Camera di commercio a Bazzano tra Coldiretti L’Aquila e i produttori agricoli. L’obiettivo del tavolo, al quale ne seguiranno probabilmente altri, è stato di illustrare gli indirizzi a livello comunitario e i nuovi scenari che si aprono per il settore primario. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente e il presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, che si sono confrontati con i vicepresidenti di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione e Rinaldo D’Alessio, con il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli e con il direttore regionale Roberto Rampazzo.

“Andiamo avanti con il nostro viaggio nella provincia aquilana per illustrare i contenuti della nuova politica agricola comunitaria – ha spiegato Roselli –, con lo scopo di far conoscere le opportunità collegate alla riforma e supportare le imprese in questo momento di grandi difficoltà collegate alla guerra in Ucraina e al caro energia. In questa fase è importante che gli imprenditori agricoli capiscano le politiche europee e sappiano tradurle in opportunità. Ascolteremo le istanze che arrivano dal territorio per tradurle in azioni sindacali mirate e funzionali alle esigenze delle imprese, per l’attuazione di future strategie territoriali con particolare riferimento alle produzioni tipiche e alle realtà imprenditoriali”.

Rampazzo ha sottolineato agli associati presenti le novità della Pac che è entrata in vigore a gennaio e proseguirà sino al 2027. “C’è una diminuzione di contribuzione per i produttori a livello comunitario – spiega -, una diminuzione che grazie all’intervento di Coldiretti è stata contenuta rispetto alle ipotesi originariamente immanigate dall’Ue. La nuova Pac abbraccia una vasta branca dell’agricoltura: dal benessere animale all’agricoltura 4.0, sino al green: nostro obiettivo, con questi incontri, è di mostrare agli associati (sono 5-6mila nella provincia dell’Aquila) come condurre le proprie aziende restando in sintonia con i sistemi a livello mondiale”. Quanto all’ammontare delle contribuzioni, dall’entrata in vigore della nuova Pac sono diminuite del 10-20%: tanto per aziende medio-piccole e sottoposte a tante variabili. Tuttavia, spiega Rampazzo, se le imprese si adegueranno rispettanto le indicazioni della nuova agricoltura, non ci saranno problemi per nessuno. “Deve’essere ormai accettato che non più permessa l’agricoltura che si faceva 30 anni fa, a livello di redditività. Non si riesce più a portare avanti una monocoltura; è sempre più un’agricoltura specialzizata, con i giovani che sanno come sfruttare e hanno fantasia”. 

E sono proprio i giovani la speranza del settore agricolo: “Il fatto che nell’ambito del Psr, il piano per lo sviluppo rurale, chiediamo alla Regione di mettere fondi per i giovani dimostra che c’è richiesta: arrivano molte domande, c’è un vero e proprio ritorno alla terra, i giovani tornano a coltivare la stessa terra che era stata dei nonni, dopo aver saltato una generazione”. E con il ritorno dell’amore e della dedizione all’agricoltura, aumenta anche la tutela per l’ambiente, la sensibilità più spiccata per la protezione della natura e anche l’ostruzionismo contro il cibo sintetico: la vera e forte battaglia portata avati da Coldiretti, contro “le multinazionali che stanno inducendo a pensare che il cibo sintetico sia più salutare e meno inquinante. E’ disumano quanto, ad esempio, sta accadendo in Danimarca, dove ci sono aziende che già producono latte sintetico”. 


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