Fonti interne della Regione Abruzzo confermano che si è conclusa oggi la procedura di revoca dei fondi destinati alla società XPress, gestore dell’Aeroporto dei Parchi di Preturo.
Lo scorso dicembre, l’Assessorato al Lavoro della Regione Abruzzo aveva riscontrato gravi irregolarità sulla documentazione presentata dalla Xpress al fine di ottenere un finanziamento di 880mila euro dal bando “Lavorare in Abruzzo 3”. Al termine dei controlli, oltre alle incongruenze riguardanti il reale luogo di lavoro delle 60 persone assunte, alla loro qualifica, ai tempestivi cambi di residenza e ai licenziamenti lampo, era emerso anche che la polizza fideiussoria presentata dalla società calabrese per ottenere il finanziamento non corrispondeva ai requisiti richiesti esplicitamente dal bando. Oggi, dopo aver preso atto delle contro deduzioni presentate nei giorni scorsi dallo stesso Musarella, arriva la conferma della revoca dei finanziamenti.
Brutte notizie anche per l’Aeroporto Liberi di Pescara
“Letta nella seduta odierna ha impugnato la norma con cui la Regione avrebbe dovuto finanziare per piu’ di 5 milioni di euro le attivita’ dell’aeroporto di Pescara. Non e’ la prima volta che accade in quanto su impugnativa del governo la Corte Costituzionale, con sentenza n. 69/2013, aveva gia’ dichiarato incostituzionale un’analoga norma della stessa Regione Abruzzo con la quale si disponeva un identico finanziamento a favore della Societa’ Saga SpA”. A rendere nota la notizia e’ il consigliere regionale del Prc-Sinistra Europea, Maurizio Acedrbo. “Per l’ennesima volta – osserva l’esponente politico – la motivazione dell’impugnativa e’ la discutibilissima disciplina europea sugli ‘aiuti di stato’ che i partiti di centrodestra e centrosinistra hanno colpevolmente sostenuto in sede nazionale ed europea. Invece di polemizzare tra di loro inutilmente centrodestra e centrosinistra dovrebbero rivedere la comune impostazione neoliberista che ha condotto l’Italia al declino. Se non si pone la questione a livello nazionale e comunitario l’Aeroporto d’Abruzzo non avra’ molto futuro”, commenta infine Acerbo.