Una nutrita delegazione del Comitato promotore dell’adunata nazionale degli alpini che avrà luogo a L’Aquila nel 2015, sarà giovedì e venerdì prossimi a Pordenone, che ospita quella di quest’anno, esclusivamente per prendere “appunti”, potendo vantare ben poco, visto che sull’infrastrutturazione delle 15 aree di accoglienza è ancora buio pesto.
L’Aquila non ha ancora un piano di protezione civile, con 60mila presenze annunciate a trombetta oramai da anni. Che il piano di Protezione Civile in caso di terremoto o eventi calamitosi, sia tutto fumo, lo ha confermato recentemente in Commissione territorio e ai nostri microfoni, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Sergio Basti. Tecnici, assessori, dirigenti delle partecipate, presidenti, direttori, promotori e mentori raggiungeranno Pordenone, per “stabilire le linee guida della collaborazione”. “Sarà una prima presa di contatto tra noi e loro per scambiarci idee organizzative e logistiche”, così, recita la nota del consigliere delegato all’adunata e alla protezione civile del comune, Giuliano De Nicola, che dichiarando il costo della missione (1500 euro) pensa di sdoganarsi dalle cose serie. Finora, abbiamo contato almeno una quindicina di “incontri esplorativi”, dopo la prima bocciatura, dovuta principalmente alle evidenti difficoltà di una città da ricostruire e non di certo ai “complotti”.
L’Aquila, oggi, non è in grado di garantire oltre il suo naso. L’Adunata Nazionale degli Alpini, sicuramente evento suggestivo e di tradizione, ha un costo stimato di circa 500 mila euro a carico del Comune, il Consiglio Regionale, dal canto suo, ha approvato una legge che ne ha stanziati 200 mila. Altro motivo di vanto per il consigliere Di Nicola, è che (solo a cinque anni dal terremoto) è stato predisposto un ufficio comunale di protezione civile, composto da tre tecnici. Una scatola tutta da riempire. Sempre in questi mesi di “briefing” operativi, onde evitare che un grosso tour operator milanese si accaparrasse l’organizzazione alberghiera (la ciccia è tanta visto che sono attese 400 mila presenze), è stato predisposto un ufficio ad hoc, che si chiama “L’Aquila booking”, che si occupa di “gestire in esclusiva le prenotazioni alberghiere, le attività di incoming e i servizi turistici legati all’evento su tutto il territorio nazionale”… L’intervista al consigliere Giuliano Di Nicola
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Servizio e testo di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio – L’Editoriale