Addio a Giovanni Schippa, il ricordo in città: “Partigiano e docente, sempre”

di Redazione | 30 Novembre 2020 @ 11:44 | CRONACA
schippa udulaquila
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L’AQUILA – Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Giovanni Schippa, 97 anni, partigiano combattente durante la guerra di liberazione, e storico rettore dell’Ateneo dell’Aquila.

“Apprendo con commozione la notizia della scomparsa, è stata una delle figure più importanti della città dell’Aquila nella seconda metà del secolo scorso, un protagonista fondamentale, non solo come Rettore, di quella parte virtuosa della classe dirigente aquilana che ha avuto un ‘ idea di sviluppo della nostra comunità. Gli dobbiamo tanto”. Così l’ex sindaco Massimo Cialente che racconta anche alcuni aneddoti: “Le sue lezioni di Chimica, sull’enorme lavagna dell’aula di via Verdi, gli anni in cui ho iniziato la mia attività di consigliere comunale. Lo scontro con lui nel 2014, quando mi dimisi. Facemmo pace solo successivamente, a Piazzetta Nove Martiri, il 25 Aprile. Il giorno che seduto al fianco di Papà, all’auditorium Piano, ricevette, emozionato, la tessera onoraria dell’ANPI, onorato come partigiano. Mi fecero tanta tenerezza. Ormai fragili nel corpo, così forti nel cuore, così vivi, immersi nel presente vissuto quotidianamente con tanta storia alle spalle. Sino ad un mese fa – ricorda Cialente – mi inviava i suoi articoli sulle varie dichiarazioni dei mille virologi che si esprimono sulla pandemia. Voleva la mia opinione, voleva sapere. Io rispondevo sempre con il rispetto che si deve ad un maestro. Questo testimonia la sua lucidità e curiosità su tutto che lo ha accompagnato sino alla fine.
 
“Il Rettore Partigiano non c’è più. Conservo con orgoglio questa foto con Giovanni Schippa, era il 25 aprile 2019, in Piazza IX Martiri, come sempre lui era a celebrare la Liberazione con tutti noi. Purtroppo la notizia che  Giovanni Schippa ci ha lasciato, addolora tanto. Figura irripetibile, il “rettore Partigiano”.  Giovanni Schippa aveva 97 anni ed era entrato nella resistenza a Roma, dove studiava, era Partigiano Combattente con grado di Sottotenente. Schippa è stato docente universitario e dal 1981 al 1995 Magnifico Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila. Migliaia di suoi ex studenti lo stanno ricordando in queste ore con rispetto ed affetto. In quegli anni l’ho conosciuto e da allora sono sempre rimasta in contatto con lui, per consigli e chiacchierate. Vederlo ogni anno agli eventi sulla liberazione, la resistenza, l’impegno civile e democratico, ci dava forza.  Lucido, presente, una personalità. Utile alla crescita della nostra città e della sua alta formazione. Sono addolorata. E grata per aver imparato tanto da una persona speciale come Giovanni Schippa.” Così ha dichiarato la Deputata Dem Stefania Pezzopane, nel ricordare

“Nella notte è venuto a mancare il Prof. Emerito Giovanni Schippa. Ha lasciato i suoi cari, i suoi studi, che non ha mai abbandonato, per intraprendere il Suo nuovo cammino, il percorso dell’eterno…energia restituita all’Universo. Credo sia questo uno dei possibili pensieri che aveva sulla morte. Dal 1981 al 1995 il Prof. Giovanni Schippa è stato Rettore dell’Università Degli Studi dell’Aquila e nel 1980, su incarico della Cassa per il Mezzogiorno, coordinò un team di Ricercatori delle aree di Ingegneria Chimica e Scienze Biologiche delle Università dell’Aquila, di Roma e di Milano allo scopo di verificare la fattibilità di un Centro di Ricerca nel settore delle Biotecnologie. La realizzazione del Centro, affidata al CRAB – Consorzio di Ricerche Applicate alla Biotecnologia di Avezzano (AQ) (i cui Soci furono in origine l’Università degli Studi dell’Aquila, l’ERSA – Ente Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo, la Provincia di L’Aquila, il Comune di Avezzano e la Comunità Montana Marsica 1), venne finanziata con il 2° Programma di Intervento P.S.35 /Ricerca approvato in data 20/01/82 e 29/01/83 dal Ministero per gli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno d’intesa con il Ministero per la Ricerca Scientifica e Tecnologica. Dal 1982 al 2000 e dal 2004 al 2009 il Prof. Giovanni Schippa ricoprì il ruolo di Presidente del CRAB lanciando l’Ente di Ricerca a livello nazionale ed europeo e raccogliendo così le sfide che la biotecnologia e i processi innovativi nel settore agroalimentare e agroindustriale offrivano al tempo. Oggi quelle sfide sono più che mai attuali e notevole fu il contributo offerto dal CRAB grazie alla guida di un Professore dalle straordinarie doti umane, tecniche e scientifiche. Ricordando in questa triste giornata i molteplici incarichi e le numerose iniziative intraprese dal Prof. Giovanni Schippa per la nostra comunità va, pertanto, sottolineata la Sua lungimiranza nel puntare su un settore strategico come quello delle Biotecnologie Applicate creando un Centro di Eccellenza Europeo che svolse, coinvolgendo Aziende, Centri di Ricerca ed Università di rilievo nazionale ed internazionale, numerose attività di R&S quali, ad esempio, la valorizzazione degli scarti e surplus agroindustriali, lo sviluppo di formulati microbici per l’agricoltura, lo sviluppo di cibi funzionali e nutraceutici, la sperimentazione di processi innovativi con microrganismi geneticamente modificati per la produzione di biofarmaci e biomolecole di interesse ambientale. Grazie Professore per aver offerto all’Abruzzo questa grande opportunità rendendo possibile un processo di sviluppo che ha proiettato la nostra terra nello Spazio Europeo della Ricerca”. Così Daniela Maria Spera, già Direttore CRAB.

“Rettore dell’Università dell’Aquila dal 1981 al 1995. Docente e ricercatore sempre. Partigiano”. E’ il saluto dell’Unione degli Universitari dell’Aquila, storica organizzazione studentesca dell’ateneo.

Tanti i messaggi che in questo momento arrivano anche dai suoi ex studenti e colleghi dell’Università. “Sicuramente dopo il fondatore prof . Rivera il più grande Rettore che abbia avuto il nostro Ateneo” è il commento dell’ex Rettore Ferdinando Di Orio. “Intelligente e determinato coinvolgeva tutti nella sua visione di Università. Era innamorato della nostra vecchia cara UNIVAQ e avrebbe fatto di tutto per difenderla e farla sviluppare”


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