Acqua: appaltata opera da 2,7 milioni di euro contro lo ‘spreco idrico’
di Marianna Gianforte | 16 Febbraio 2023 @ 05:17 | AMBIENTE
L’AQUILA – Un progetto da 2,7 milioni di euro per ottimizzare la risorsa idrica, ridurre le perdite che s’intensificano in modo particolare in alcuni periodi di non utilizzo, e mettere in campo un passaggio in più nel processo di rinnovamento della rete idrica aquilana e abruzzese. I lavori per realizzare il progetto, presentato ieri nella sede aquilana del Consiglio regionale, sono stati già appaltati; l’intervento si realizzerà grazie al finanziamento concesso dall’assessorato regionale all’Agricoltura al consorzio di bonifica interno, con i fondi del Programma di sviluppo rurale. Alla loro conclusione avranno raggiunto l’obiettivo di ammodernare ed efficientare l’impianto irriguo che permette di utilizzare l’acqua dei laghi di San Raniero e San Giovanni, nel comune dell’Aquila, per servire le coltivazioni che si trovano nella frazione di Bagno e nel vicino Comune di Ocre. Alla conferenza stampa di presentazione del progetto erano presenti il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente, la commissaria regionale del consorzio di bonifica interno Adelina Pietroleonardo e gli assessori del Comune dell’Aquila Fabrizio Taranta (Ambiente) e Laura Cucchiarella (frazioni).
“Grazie al finanziamento della Regione con il piano di sviluppo rurale sono stati messi a disposizione del consorzio di bonifica 2,7 milioni di euro – ha detto Imprudente -. Il consorzio ha chiuso e appaltato i lavori per un intervento davvero importante, che rivoluzionerà il sistema irriguo del territorio che fa il paio con un investimento di 9,5 milioni, già finanziato dal ministero dell’Agricoltura per un importo, che interesserà il comprensorio agricolo di Capestrano e Ofena”.
Il progetto prevede che il sistema sia interamente telecontrollato e digitalizzato: “Diventerà un modello da seguire per altri progetti – ha precisato Imprudente -, e comporterà anche una rivoluzione dei costi energetici, con la sostituzione di 6.500 metri di tubatura vecchia e obsoleta che ha perdite continue e costante Saranno posizionati diversi misuratori che dall’adduttrice principale arriveranno fino alla consegna, per impianto efficiente ed efficace, in piena rispondenza delle direttive comunitarie che ci obbligano a un uso razionale e ponderato delle acque, in un’ottica di sistema a vantaggio degli agricoltori delle zone interne, adeguando le reti alle previsioni normative europea e nazionale, in coerenza con la direttiva ‘Acque’ 2000/60/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 23 ottobre del 2000”.
“Si tratta di interventi voluti fortemente da questa amministrazione – ha precisato il vice presidente – che gettano le basi per un rinnovamento degli asset consortili: in altri termini, grazie a quest’opera il Consorzio potrà dotarsi di strumenti tecnologicamente all’avanguardia nell’ottimizzazione d’uso dell’acqua, per offrire al mondo agricolo un servizio efficiente e sostenibile”. E rientra nel più ampio quadro degli interventi di riammodernamento del sistema agricolo regionale, come pure ha sottolineato Taranta in riferimento all’importanza di sostenere con strumenti efficaci e concreti agricoltori e anche allevatori che hanno bisogno di acqua nell’arco dell’anno.
Imprudente ha poi sottolineato il lavoro svolto dal consorzio interno, “il quale ha criticità finanziarie elevatissime, un impegno che ha fatto emergere quanto di poco edificate c’era sotto il profilo economico e cercare di ridurre i costi della gestione e dei debiti che il consorzio ha ereditato nella fase commissariale”. Complessivamente negli ultimi due anni 22 milioni di lavoro sono stati appaltati dal consorzio, “cosa che non si era mai verificata, grazie a un lavoro di risanamento e di buona gestione. Ci sono ancora mille criticità ma almeno qualcuna l’abbiamo risolta”. Progettazione che “fa il paio con altri progetti che abbiamo presentato”, ha chiosato Imprudente. E proprio Pietroleonardo ha ribadito che “quando sono arrivata al consorzio ho trovato ‘l’inferno’; con impegno e coraggio oggi siamo riusciti a portare a casa lavori appaltati per 22 milioni di euro, tra cui l’ammodernamento della rete di Capestrano, poi L’aquila, poi 5 centrali idroelettriche per un importo di oltre 5 milioni di euro, fondi pubblico-privato, perché ci siamo resi conto che con il solo tributo degli agricoltori non si può più vivere. Approvato poi un altro progetto finanziato con il Pnrr da 5 milioni di euro. Finchè ci sarò – ha concluso – il mio impegno sarà di portare il consorzio a un livello che merita, perché per tanti anni una risorsa come il consorzio, che ha tanta acqua, è stato visto come un qualcosa di cui fare quel che si voleva. Grazie all’assessore lo abbiamo rinvigorito”.