Non è andata come sperava la Consigliera di Parità Regionale Letizia Marinelli il convegno “Dai patti ai fatti per le donne”, ieri a Pescara all’Auditorium “Leonardo Petruzzi” nel Museo delle Genti D’Abruzzo, per condurre l’attenzione alle politiche di genere come risultato tangibile per le donne abruzzesi. Poche decine di persone ma soprattutto assenti i candidati alla Presidenza della Regione Abruzzo e i partiti invitati, ad eccezione della coalizione di centrosinistra, con il candidato governatore Luciano D’Alfonso, che ha mandato un suo rappresentante, Marco Presutti. L’iniziativa era stata promossa per fare il punto sui progetti dei candidati alla Regione in materia di pari opportunità.
«Ieri qualche sms per dirmi che non sapevano dell’iniziativa. Mi spiace ma pensavo che si potesse apprendere dalla mia bacheca e da qualche giornale che ha riportato l’evento. Le locandine non sono state fatte per ‘risparmiare’. Abbiamo un aspetto positivo tutte le persone che mi dicono male non si sono presentate ed avrebbero potuto parlare, era un’assemblea pubblica! Ne deduco due possibili interpretazioni: 1) finalmente si sono messe il cuore in pace 2) essere coraggiosi nella vita è fatica! Ma grandi assenti i cittadini o la politica? Invitati tutti i candidati alla Presidenza della Regione Abruzzo, tutte le parti sociali, tutti coloro che a diverso titolo si siedono al Patto dello sviluppo, tutti i comuni che hanno aderito alle iniziative da me proposte, le Province (4) che hanno firmato il patto per le pari opportunità in Abruzzo, i partiti politici con invito alle loro segreterie, tutti i consiglieri regionali, tutti gli assessori. Ah dimenticavo gli organismi di parità, malgrado il loro comportamento». Questo il suo commento all’indomani del flop .
«Le Pari Opportunità per le donne – aveva dichiarato la Consigliera Marinelli presentando l’incontro– in Abruzzo, come del resto in tutta Italia, non esistono. Vorrei quindi conoscere dai candidati, quale garante dei diritti di parità e di non discriminazione delle donne, COSA intendono fare, COME intendono farlo e IN QUANTO TEMPO vogliono raggiungere gli standard di parità indispensabili nel loro programma elettorale».
«Chiodi – spiega Marinelli – mi ha mandato una lettera dicendo che non avrebbe partecipato ad eventi politici. D’Alfonso ha detto che avrebbe mandato un delegato e è venuto Marco Presutti. Il Movimento 5 Stelle non mi ha fatto sapere niente e stessa cosa Maurizio Acerbo di Rifondazione. Io ho invitato tutti i consiglieri regionali, gli assessori, gli organismi di parità, i soggetti del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo e le istituzioni». Dopo le polemiche legate a rimborsopoli, non nega di essere un «personaggio scomodo», Letizia Marinelli, secondo cui c’è il «totale disinteresse per le questioni di parità», oltre ad un «clima maschilista e stereotipi di genere».
«Sicuramente devo analizzare eventuali mancanze legate all’organizzazione, che è stata un pò approssimativa – sottolinea la consigliera – ma c’è anche da dire che la Regione non pubblicizza mai le mie iniziative. Forse non si è compreso che questo evento doveva essere un’assemblea cittadina». Proprio sull’evento odierno, nei giorni scorsi è stato show, in piazza, a Pescara, tra la consigliera e il Movimento 5 Stelle: Marinelli si è presentata nel corso di una conferenza stampa per invitare la candidata presidente di Regione per il M5s e i grillini l’hanno attaccata duramente.