Abruzzo, sarà Luciano D’Amico a sfidare Marsilio. La sua storia. Azione per il momento è fuori
Docente di economia, la storia e le relazioni politiche del candidato
di Alessio Ludovici | 22 Settembre 2023 @ 06:00 | POLITICA
L’AQUILA – Sarà l’economista Luciano D’Amico a guidare la coalizione Abruzzo Insieme contro il centrodestra di Marco Marsilio nelle prossime elezioni regionali del 2024. Il via libera è arrivato ieri sera dal tavolo della coalizione riunito a Pescara. “Le forze di Abruzzo insieme – così una nota arrivata ieri nelle redazioni – hanno indicato Luciano D’Amico come guida di questo patto per l’Abruzzo, con il mandato ad allargare ulteriormente il perimetro dell’alleanza”.
Al tavolo sicuramente non ha partecipato Azione. Il partito di Calenda, e di Giulio Cesare Sottanelli per l’Abruzzo, nei giorni scorsi ha ufficializzato la disponibilità di Carlo Costantini per la candidatura a presidente, evidentemente non recepita dagli (ex?) alleati. Azione di fatto per il momento è fuori dalla coalizione, vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni.
Nel frastagliato mondo che ha partecipato ai tavoli della coalizione ci sarà probabilmente un momento di riflessione ulteriore.
Da remoto è arrivato l’ok di Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e animatore di Polis – raggruppamento di forze civiche del territorio di cui fa parte anche il Passo Possibile all’Aquila – che pure sembrava freddo sul nome dell’ex rettore.
E’ arrivato il sì, ufficiale invece, del M5S: “Luciano D’Amico – fanno sapere il Coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi e il Capogruppo in Regione Abruzzo Francesco Taglieri – è una figura che può garantire l’attuazione del programma che come Movimento 5 stelle abbiamo scritto e posto sul tavolo del confronto. Un programma redatto con tutti gli iscritti che hanno messo a disposizione le loro competenze e il loro lavoro, e che ha ottenuto il consenso dei nostri interlocutori.” Italia Viva ha sciolto le sue riserve l’altro ieri, e saranno della partita anche +Europa e socialisti. Con D’Amico anche le forze di sinistra con l’alleanza tra Verdi e Sinistra Italiana su cui dovrebbero convergere, in fase di composizione delle liste, anche gli ex Art. 1 e Demos.
Chi è Luciano D’Amico
Classe 1960, originario di Torricella Peligna in provincia di Chieti, D’Amico risiede a Teramo. Una lunga carriera universitaria alle spalle ma anche esperienze come amministratore, nel mondo universitario e fuori.
Laurea con lode in Economia e Commercio quindi l’esperienza presso l’Istituto Abruzzese di Ricerca Economiche e Sociali e quella di ricercatore presso la Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Chieti-Pescara, D’Amico diventa ordinario di Economia aziendale nell’Università degli studi di Teramo.
A Teramo lega indissolubilmente la sua figura con quella dell’ateneo in cui, tra le altre cose, è stato Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione e soprattutto rettore dal 2013 al 2018. Nel mezzo anche l’esperienza al vertice di Tua Spa con tanto di accuse per il doppio incarico. Accuse dalle quali, difeso dall’avvocato Tommaso Navarra, venne completamente assolto.
Viene raccontato come un dalfonsiano di ferro, di cui sarebbe dovuto essere il successore già nel 2019 poi, ma si vocifera anche che i rapporti si sarebbero un po’ raffreddati negli ultimi anni.
Nel 2019, invece, arrivò la candidatura a consigliere regionale con la lista civica di Legnini, 2970 preferenze ma il seggio scattò all’Aquila dove Americo Di Benedetto era oltre le 4mila. Un po’ di delusione e si sono raffreddati anche quelli con Gianguido D’Alberto: durante la sua campagna elettorale per il bis in municipio D’Amico si è visto poco e niente raccontano a Teramo.
Di area democratica, moderato e sufficientemente civico per tutti, accademico con esperienze amministrative, alla fine sarà lui a sobbarcarsi l’onore e l’onere della sfida al centrodestra.