In merito all’inchiesta denominata Rimborsopoli che sta travolgendo 25 tra assessori e consiglieri d’Abruzzo, il vice presidente Alfredo Castiglione ha pubblicato una nota in cui cerca di spiegare cosa sta accadendo.
Sono vice Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo dal febbraio 2009 (5 anni quasi) e mi occupo di sviluppo economico, innovazione e informatica.
Tutte le mattine mi reco in Regione (alle 7,00 e a volte anche prima) con la mia autovettura e svolgo le mie funzioni fino a tarda sera (non voglio che nessuno mi faccia applausi, anzi ringrazio sempre chi mi ha assegnato la propria fiducia, perchè lo faccio con entusiasmo).
Per gli spostamenti istituzionali utilizzo la vettura della Regione Abruzzo con autista ch,e per legge, è (da sempre) a disposizione degli assessori.
In questi 5 anni mi sarò recato per missioni varie fuori regione centinaia e centinaia di volte (almeno una volta a settimana sono a Roma per seguire crisi aziendali, alla ricerca di risorse economiche per la regione, a seguire l’attività legislativa del Parlamento, per la Conferenza stato regioni, per la conferenza permanente attività produttive delle regioni) oltre che in altre regioni.
Senza contare le missioni all’estero per aprire nuovi mercati alle nostre imprese e, di conseguenza, alla nostra economia.
Facendo il “conto della serva” avrò effettuato almeno 200 missioni.
Dalle indagini effettuate ho utilizzato la carta di credito della Regione Abruzzo circa 30 volte a fronte delle “almeno” 200 missioni.
Per legge regionale (da molti anni) il vice Presidente della Giunta ha un budget annuo di 13.000,00 euro (quindi in 5 anni avrei potuto utilizzare al massimo 65.000,00 euro nei 5 anni di amministrazione) per spese di missione che, subito dopo lo svolgimento, sono vagliate dagli uffici competenti che ammettono quelle spese a pagamento oppure, qualora non fossero ammissibili, le addebitano sullo stipendio dell’assessore (sarebbe interessante verificare come siano stati utilizzati negli anni precedenti al 2009).
In questi anni, nonostante le più di 200 missioni, ho utilizzato la carta di credito della Regione circa 30 volte per pranzi e cene per un totale, nei 5anni, di 7.70,00 euro di spese (circa 1.500,00 euro annui).
L’utilizzo è stato così basso perchè quando si partecipa a meeting o riunioni o altro, spesso non c’è il tempo per fermarsi a pranzo o a cena, oltretutto cerco sempre di evitare di trattenermi a pranzo (vista la mia mole cerco di evitare di aggravare il peso sulle mie gambe).
Fatte queste premesse mi vengono contestati i costi di alcuni, di quei pochi pranzi, perché di importo, secondo i magistrati, troppo alti, di alcune cene e di alcuni pernottamenti (circa 3.000,00 e dei 7.700,00 spesi) mi viene contestato il fatto che un ristoratore abbia corretto una ricevuta e che a Capri, in occasione della convention di Confindustria, abbia pagato solo il pernottamento senza consumare i pasti (c’era un buffet a disposizione degli ospiti).
Ora imagistrati faranno il loro lavoro, sono certo che gli basterà ri-leggere lecarte per verificare che l’ipotesi da loro sollevata non sussiste, ma non è possibile subire sempre questo tipo di accuse!
Io sono onorato di rappresentare gli elettori e i cittadini abruzzesi, sono onorato di amministrare la Regione Abruzzo con i miei colleghi, ma non posso pensare che decine e decine di servitori dello Stato debbano stare dietro a decine di ricevute fiscali, studiarle, verificare e poi partire con avvisi di garanzia, titoloni sui giornali, inquinando informazione (sempre più frequentemente ad arte) e condizionando i cittadini nelle valutazioni.
Sono consapevole, come credo i miei colleghi, di aver “pestato molti piedi”!
Abbiamo razionalizzato tutto il possibile, cercando di dare efficienza ed economicità alla macchina amministrativa della Regione Abruzzo chiudendo i Consorzi Industriali (eliminando quindi 6 CdA e almeno 20 componenti dei CdA oltre a revisori dei conti, direttori dirigenti ecc), abbiamo razionalizzato la rete ospedaliera e ridotto il numero di primari, aumentando altri ruoli e funzioni, abbiamo razionalizzato le comunità montane, abbiamo ridotto il numero dei dirigenti in Regione Abruzzo, come nelle Asl, abbiamo trasferito direttamente alle imprese i fondi per la ricerca e innovazione (evitando i tradizionali affidamenti diretti ai soliti noti), ridotto il numero dei consorzi fidi, aumentando la loro patrimonializzazione consentendo maggiori possibilità di erogazione del credito, ma riducendo CdA, revisori e direzioni.
Questo tipo di azioni permetteranno all’Abruzzo di crescere, ma in ognuna di queste azioni ci siamo fatti “molti nemici” ed abbiamo “certamente” calpestato moltipiedi!
Stai a vedere che qualche piede poi ce lo ritroviamo in altri luoghi o magari sia amico e parente di chi troveremo in altri luoghi!
Comunque proseguiremo nel nostro lavoro con orgoglio, con determinazione e con onestà!
Non sarà un’indagine che ritengo “ridicola” a fermarci o a rallentarci, dimostreremo l’inesistenza delle contestazioni, ma mi auguro che qualcuno vada poi a verificare quanto costano queste indagini e quante altre indagini si sarebbero potute fare con le stesse risorse e in quello stesso tempo!
Comunque scusate, ma non ho intenzione di dedicare più tempo di quanto non ne abbia già dedicato a questa vicenda, da subito devo tornare a dedicarmi ai contratti di sviluppo nazionali (l’Abruzzo è l’unica regione ad averli finanziati e ad avere imprese che stanno investendo sul nostro territorio e che assumeranno personale), devo dedicarmi a chiudere i contratti di sviluppo locale (anche qui l’Abruzzo è l’unica regione ad averli finanziati e ad avere imprese che stanno investendo sul nostro territorio e che assumeranno personale), devo dedicarmi, con i colleghi, ai contratti di sviluppo in aree di crisi, devo occuparmi di sostenere il credito alle imprese e continuare la battaglia per aumentarne la possibilità di accesso, devo occuparmi di startup innovative e di nuove imprese, devo occuparmi dei contratti di rete e di Abruzzo 2015 (anche qui l’Abruzzo rappresenta un caso straordinario con più di 500 contratti di rete registrati), devo occuparmi dei poli d’innovazione e delle più di 2.000 imprese interessate ai progetti di innovazione e ricerca!
p.s. se cercate notizie su questi strumenti di crescita economica e su questo opportunità, cercate sul web, alcuni organi di informazione non hanno abbastanza spazio per scriverne.
Magari, per evitare di dovermi concentrare sulle ricevute dei ristoranti, verificare che non ci siano correzioni, e controllare bene altri aspetti di natura formale (poco rilevanti dal punto di vista economico) andrò a svolgere le mie funzioni con la mia autovettura e con la mia carta di credito (spero di non ricevere anche per questo un avviso di garanzia)!