Abruzzo, per i minorenni percorsi di giustizia riparativa e trasformativa
di Alessio Ludovici | 07 Ottobre 2022 @ 06:00 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Una giustizia riparativa per far si che l’intervento che viene attuato sia di miglioramento della situazione del minore e della comunità. Attraverso la partecipazione a progetti inerenti il verde pubblico, i servizi a categorie svantaggiate i beni culturali, ecc si punta a trasformare la vita dei ragazzi ma anche delle vittime. E’ lo spirito, l’obiettivo, del protocollo d’intesa firmato tra Associazione Nazionale Comuni Italiani Abruzzo (ANCI), Tribunale per i Minorenni di L’Aquila (T.M. AQ), Procura della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila (P.R.M. AQ), Centro Giustizia Minorile per Lazio, Abruzzo e Molise (CGM ROMA), Ufficio Servizio sociale per i Minorenni di L’Aquila (USSM AQ).
L’Abruzzo prova a mettersi così in scia delle realtà più virtuose perché oggi il vero obiettivo è prevenire, formare, fare rete con tutti i servizi. “La firma di questo protocollo d’intesa – ha spiegato il Presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – ha un alto valore sociale, in quanto mira a promuovere tutte quelle azioni volte a favorire il reinserimento nella società dei minori e dei giovani adulti che hanno commesso un reato”.
Concetti ribaditi dal Procuratore del Tribunale dei minorenni David Mancini e dalla Presidente del Tribunale per i minorenni, Cecilia Angrisano. “Questo protocollo – la dichiarazione di Mancini – vuol essere un contenitore in cui mettere a regime tutti gli interventi. Interventi che finora esistevano, ben numerosi e approfonditi, ma fuori da questa visione organica di collegamento con gli enti locali. È importante anche rispetto al sistema di equilibri, che non guarda solo al recupero del reo ma anche all’accoglienza e al sostegno della vittima”.
Cecilia Angrisano si è detta “particolarmente lieta di poter sottoscrivere questo protocollo. Il tema della riparazione in passato riguardava solo la giustizia minorile, oggi è modello altro di giustizia che laddove funziona trasforma realmente la persona e questo protocollo si inserisce in un percorso di collaborazione già avviato con altri progetti, come Reagire”.
Alla firma anche la Direttrice dell’USSM Sandra Belloni e la Dirigente del CGM Anna Maria Santoli. “La collaborazione con gli enti locali – ha sottolineato Belloni – non sempre è facilmente attuabile per una serie di problematiche e mi auguro che il protocollo sia il preludio per una collaborazione migliore”
Obiettivo del protocollo è quindi promuovere la sensibilità e la disponibilità ad azioni riparative da parte della Comunità, un invito che nelle ultime settimane era arrivato anche in occasione di fatti di cronaca che hanno coinvolto diversi giovani aquilani.
Il protocollo è rivolto a minori e giovani adulti di età compresa fra i 14 e i 18 anni, e fino ai 25 anni per coloro che non hanno concluso l’iter processuale iniziato in minore età. Ogni istituzione si impegna a fare determinate cose. L’autorità giudiziaria, Tribunale e Procura, segnalerà i soggetti che possono beneficiare di questi percorsi di giustizia riparativa. Gli enti locali dovranno costruire innanzitutto una mappatura delle opportunità presenti nei singoli territori. I ragazzi potranno essere coinvolti in attività di verde pubblico, archiviazione, servizi a categorie svantaggiate, beni culturali. L’ USSM e ol Centro Giustizia Minorile Lazio Abruzzo Molise si impegnano ad indicare un referente per il mantenimento dei rapporti con Anci e con i Comuni con cui si andrà di volta in volta a definire l’accordo operativo, ma potranno anche segnalare i minori o giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell’Autorità Giudiziaria Minorile per l’inserimento in attività socialmente utili del Comune per interventi di Giustizia Riparativa.
Il tema del malessere degli adolescenti è stato attenzionato anche nella relazione annuale sull’amministrazione della giustizia in Abruzzo. Con la pandemia, vi si legge, sono emerse situazioni di abbandono scolastico, manifestazioni di ritiro sociale non transitorie o dipendenza dagli strumenti informatici, sono inoltre aumentate le segnalazioni di casi di malessere psichico che si traduce in forme, anche gravi, di autolesionismo e disturbi alimentari, e particolare attenzione è rivolta al dramma dello spaccio. Ma nella relazione si sottolineano anche gli esiti positivi dei percorsi di mediazione penale e di giustizia riparativa, per chi ne ha potuto fruire sinora. Questi hanno contribuito positivamente non solo a ricostruire legami sociali ma anche a pacificare i soggetti coinvolti in qualità di autore e vittima di reato. Anche le vittime, infatti, vengono invitate alla mediazione, e anche quando decidono di non incontrare l’autore del reato beneficiano di spazi dedicati all’ascolto della loro sofferenza e di azioni di supporto fornite da personale specializzato di cui hanno loro stesse riconosconol’efficacia.
Anci Abruzzo non è nuova a collaborazioni con le strutture della giustizia minorile. Oggi in tal senso è stato ricordato il progetto ReAgire: Assistenza alle vittime di reato. Si tratta un servizio, dotato di un numero verde (800411332) a cui tutti possono rivolgersi gratuitamente per avere assistenza. E’ finanziato dal Ministero della Giustizia- DAG. Il progetto, della durata di 12 mesi, vede quale Soggetto attuatore la Società Cooperativa C.R.I.S.I. a.r.l. Onlus, e in qualità di Partner istituzionali il Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila, il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna del Lazio Abruzzo e Molise, il Centro per la Giustizia Minorile per il Lazio l’Abruzzo e il Molise, l’ A.N.C.I. Abruzzo, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Consiglio Regionale d’Abruzzo. Nel merito, il Servizio di Assistenza alle vittime di reato realizza le seguenti attività: -ascolto e accoglienza -sostegno psicologico -orientamento verso altri servizi professionali -consulenza legale -accompagnamento ai servizi di Giustizia Riparativa.